Dipingere senza stress

Qualche consiglio per evitare l'affaticamento e fare in modo che la decorazione della porcellana resti sempre un momento di piacevole svago

Occhi che bruciano, crampi alle mani, l'ansia di non riuscire a finire il decoro nel poco tempo che ci concede la nostra vita piena d'impegni...non lasciamo che lo stress ci rovini il piacere di dipingere!
Bastano un minimo d'organizzazione e pochi accorgimenti pratici per prevenire questi incovenienti...


Che l'illuminazione dell'ambiente di lavoro sia importante per non stancare la vista è una cosa da tutti risaputa però non sempre si si è consapevoli del fatto che la porcellana è un materiale riflettente e che quindi se la fonte luminosa è diretta o troppo intensa potrebbe avere un effetto cotroproducente.
Meglio ricorrere, quando possibile, alla luce diffusa oppure....cambiare posizione! ;-)


Importante è anche la postura di chi dipinge: inutile dilungarsi sull'opportunità di sedere il quanto più possibile eretti e vicino al piano d'appoggio perchè sono cose ben note, soffermiamoci piuttosto sul modo di impugnare l'oggetto da decorare, che è naturalmente in funzione della sua forma, e su come si possa ovviare alle situazioni difficili ricorrendo ad un supporto o ad una torniella (vi rimando ai rispettivi interventi per l'approfondimento)


Alla cronica mancanza di tempo che affligge molti di noi purtroppo non c'è rimedio.....l'unica cosa che possiamo fare per contrastarla è quella di sfruttare al massimo il poco tempo che abbiamo a disposizione! Facciamo in modo da avere sempre riuniti insieme in un unico posto i nostri utensili di lavoro così da non dover perdere minuti preziosi per cercarli ogni volta che dobbiamo iniziare un decoro.


E se dobbiamo interrompere l'opera per riprenderla in tempi successivi, piuttosto che riporre tutto è più conveniente coprire il piano di lavoro con un telo di plastica oppure organizzare l'occorrente per dipingere in scatole-vassoio sovrapponibili che basterà disporre sul tavolo al momento del bisogno.


© Rossana Radaelli-13.07.06

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Una matita speciale

Matita vetrografica

Appartiene alla categoria degli strumenti di scrittura e disegno e, benchè ricopra un'umile mansione di supporto, non bisogna tuttavia sottovalutarla...

Anche se ha l'aspetto di una comune matita, grazie alla sua particolare composizione di pigmenti e leganti oleosi, la matita vetrografica o litografica permette di scrivere su superfici "difficili" come quelle di vetro, ceramica, metallo e plastica, sulle quali le consuete matite di grafite non riescono ad aderire.


Non aspettatevi però la stessa resa che si avrebbe su un foglio di carta! Se siete abituati a disegnare a mano libera vi conviene perciò preparare prima il disegno sulla carta e solo in seguito trasferirlo sulla porcellana, come già spiegato negli altri interventi che trovate più sotto nei links correlati.


Facile da reperire (la trovate in colorificio e in cartoleria) e di costo contenuto, questo piccolo strumento si rivela molto utile, oltre che per il disegno vero e proprio, in tutte le occasioni in cui sia necessario scrivere in maniera non permanente sulla porcellana: per uno schizzo preparatorio nelle tecniche impressioniste, ad esempio, oppure per la delimitazione e la suddivisione in aree del decoro.


La matita vetrografica:

Matita vetrografica


© Rossana Radaelli-01.04.06

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God save my brushes!

...beh, non esageriamo: inutile chiedere l'aiuto divino, dobbiamo pensarci da soli a proteggere i nostri pennelli dai pericoli che li minacciano

Un pennello conservato bene ci permette di dipingere al meglio, non ci sono dubbi! Unico svantaggio: non possiamo dare la colpa a lui della cattiva riuscita dei nostri decori.....:-)

Dando per scontato che al termine del lavoro ogni pennello va accuratamente pulito per eliminare qualsiasi traccia di colore, restano da considerare i due pericoli che più comunemente possono comprometterne la salute: la polvere e le deformazioni.


Che un pennello con il pelo scompaginato e piegato in varie direzioni non sia uno strumento di pittura ideale è abbastanza intuitivo, tant'è vero che è prassi consolidata tenere i pennelli infilati per il manico dentro bicchieri o barattoli, in modo che le setole non si rovinino.
Questa posizione però fa sì che il pelo divenga il ricettacolo ottimale della polvere che, in misura maggiore o minore, è presente in tutti gli ambienti domestici.


Alcune aziende produttrici di accessori per belle arti propongono delle scatole portapennelli o degli astucci in stoffa impermeabilizzata che si chiudono arrotolandoli su sè stessi. Personalmente non credo che siano una soluzione ideale perchè facilitano le deformazioni accidentali, anche se possono essere utili per il trasporto occasionale dei pennelli.


Il metodo che ho escogitato io è spartano ed economico ma efficace: ho tagliato via il fondo da una bottiglia da acqua minerale di plastica e l'ho usata come una "campana di protezione" sopra il bicchiere nel quale tengo i pennelli.....funziona, ve l'assicuro!
Tiene lontana la polvere ed essendo trasparente vi consente di controllare che le punte dei pennelli stiano belle dritte.

© Rossana Radaelli-31.07.05

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