L'insolita tazzina

Il comune vasellame domestico può essere rivisitato in modo insolito e diventare oggetto di design

Per quanto possano essere originale la forma o stravaganti colore e decoro, una tazzina resta sempre una tazzina....o almeno è così che siamo abituati a credere e ci sembra improbabile che la si possa utilizzare per funzioni diverse da quelle di semplice contenitore per alimenti.

Eppure c'è chi è riuscito a reinterpretare in maniera davvero bizzarra questo comune oggetto domestico! Che ne dite, ad esempio dell'abat-jour e del lampadario illustrati qui sotto?

Tazza abat-jour e vasellame lampadario

E questa tazza traforata da ricamare a punto croce, come vi pare?

Tazza da ricamo

Non originale come le idee precedenti ma sicuramente più utile è la tazza da caffè con il cucchiaio incorporato ad incastro nel piattino:

Tazzina con cucchiaio incorporato nel piatto

Trovate tutti questi oggetti (e molti altri parimenti inusuali) nel sito della rivista di design DeZeen, in un articolo dedicato alla mostra Fragiles, tenutasi qualche anno fa a Miami.


© Rossana Radaelli-18.06.08

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Deruta: città o manifattura?

Le maioliche di Deruta sono tanto famose che il nome della città viene spesso usato come se fosse un marchio di fabbrica!

Come avviene per altre località che hanno legato il loro nome alla storia dell'arte ceramica - si pensi a Capodimonte o a Meissen- anche Deruta è nota soprattutto per la produzione delle sue tradizionali maioliche, come se la città umbra, situata una ventina di chilometri a sud di Perugia, fosse una grande e unica fabbrica di vasellame!

D'altra parte è pur vero che, nonostante oggi l'industria tessile e la produzione agricola siano fondamentali per l'economia locale, vi fu un tempo, sul finire del tredicesimo secolo, in cui la città riuscì a pagare le tasse impostele dalla Signoria di Perugia offrendo maioliche invece che denaro, segno sicuro della considerazione nella quale erano tenuti i suoi ceramisti!

Considerazione che crebbe con il passare del tempo sino a raggiungere l'apice nel sedicesimo secolo, in piena sintonia con l'impulso offerto dal Rinascimento a tutte le discipline artistiche.

Tipici di quel periodo furono i decori raffaelleschi, così chiamati perchè sembra si siano ispirati ai grotteschi che Raffaello dipinse in una Loggia del Vaticano: si trattava di composizioni fantastiche nelle quali le fattezze umane si mescolavano e si ricomponevano insieme a quelle di piante ed animali.

Ancor oggi questi e gli altri disegni tradizionali, il galletto, l'arabesco, gli intrecci e le ghirlande rappresentano la produzione prevalente dei laboratori ceramici locali, per la gioia dei turisti e degli estimatori del made in Italy

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Se avete in programma un viaggio che vi porti a passare per l'Umbria non fatevi mancare una visita a Deruta...e intanto lustratevi gli occhi con le vetrine virtuali dei ceramisti che trovate negli Approfondimenti! ;-)


APPROFONDIMENTI

G&P ceramiche artistiche

Ceramiche Sberna

Maioliche Fidia

Fabbrica maioliche artistiche Torretti

Ceramiche artistiche Galletti


© Rossana Radaelli-22.07.06

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Restauro casalingo: i casi disperati

Certo, rimediare ai piccoli difetti sembra un'operazione tutto sommato abbordabile...ma che fare se l'oggetto ci è caduto ed è andato in mille pezzi?

Può capitare,dopo tutto: basta una piccola distrazione, magari mentre lo stiamo spolverando, e il vaso che ci piaceva tanto finisce in frantumi sul pavimento...non ci scoraggiamo però: a meno che non si sia proprio polverizzato (ma cosa avete sul pavimento, una macina da mulino?!) c'è ancora la possibilità di salvarlo!

La prima cosa da fare è ovviamente quella di recuperare tutti i pezzi! Al bando l'aspirapolvere e ricorriamo al vecchio sistema di scopa e paletta. Dopo averli spolverati e disposti sul tavolo verifichiamo che i frammenti principali ci siano tutti e proviamo a farli combaciare: se i pezzi corrispondono passiamo alla fase dell'incollaggio (eventuali lacune le potremo successivamente colmare con lo stucco).

Nonostante le colle a base di loctite (tipo Attak, per intenderci) abbiano una una presa immediata e apparentemente ben salda, tendono a cristallizzarsi con il tempo e a perdere d'efficacia. Meglio usare allora la colla vinilica o, soprattutto per la porcellana che è meno porosa, le colle epossidiche che sono anche dette bicomponenti perchè sono vendute in confenzioni che comprendono due tubetti distinti da mescolare solo al momento dell'uso.

E per il decoro rovinato dalla frantumazione cosa possiamo fare? E' qui che può essere finalmente messa in opera la nostra abilità di decoratori! Non potendo ricorrere alle polveri da terzo fuoco, per l'impossibilità di ricuocere un oggetto rotto, dovremo ritoccare il dipinto con colori di altro genere.

So che taluni utilizzano le tempere diluite con il vinavil, per favorirne l'adesione sullla superficie ceramica, ma io mi trovo bene con gli smalti da modellismo perchè sono disponibili in tantissimi colori, sono confezionati in piccoli barattoli che evitano gli sprechi e non richiedono un passaggio finale con il fissativo.

In alternativa penso che, se li avete già in casa, possiate usare anche i colori per ceramica a freddo oppure anche i colori acrilici, purchè non siano del tipo opaco in quanto potrebbero stonare sulla superficie lucida della porcellana.

© Rossana Radaelli-17.09.06

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Il libro dei patterns

Ceramic Painter's Pattern Book: tante pagine di disegni da copiare per chi dipinge con le tecniche tradizionali

L'inglese è una lingua relativamente povera di vocaboli e capita spesso che la stessa parola venga utilizzata con un significato diverso che si può dedurre solo dal contesto della frase. E' il caso anche del termine pattern, che nella sua accezione più ampia indica campione, modello, esempio e viene infatti usato per indicare i ritagli che compongono un campionario di stoffe piuttosto che i motivi piastrellabili che costituiscono i riempimenti di un software di grafica...

In ambito pittorico invece con pattern s'intende il disegno di partenza che fa da base al lavoro e che serve come traccia per il dipinto ma che ad opera finita sarà completamente coperto dalle pennellate. Ed è appunto ciò che troverete in questo libro di Rachel Byass: oltre 80 pagine di disegni al tratto che possono essere copiati sulla carta da lucido e riportati sulla porcellana.

Nella parte introduttiva del volume, che è dedicata alle spiegazioni tecniche, vengono mostrati alcuni esempi di pezzi realizzati con il metodo della pittura sottosmalto ma questi modelli si adattano altrettanto bene alla decorazione a terzo fuoco con le tecniche pittoriche tradizionali.

I patterns più dettagliati, difficili da riprodurre a pennello se non si è molto esperti, sono invece l'ideale per le lavorazioni a pennino perchè i disegni, essenziali e puliti, si prestano ottimamente al ricalco.

I soggetti trattati sono molto vari: si va dai modelli floreali che, com'è logico aspettarsi, sono i più rappresentati, alle cineserie, dai disegni liberty ai temi natalizi, dai personaggi fantasy agli arabeschi esotici.

In definitiva una buona risorsa di modelli che piacerà a chi è alla ricerca di spunti da rielaborare ma che potrebbe deludere chi preferisce i classici libri di pittura step-by-step.

APPROFONDIMENTI

Possiamo acquistare il libro in Italia...

...o fogliarne qualche pagina sul sito americano


© Rossana Radaelli-10.06.07

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