Protagonista il colore

Per portare l'allegria nell'arredo domestico a volte basta scegliere gli accessori giusti...

...come ad esempio gli oggetti venduti in questo sito, nei quali il decoro è ridotto all'essenziale e l'impatto visivo, ove non sia sotenuto dalla particolarità di forma, è affidato soprattutto ai contrasti di colore. Se l'idea vi piace e volete copiarla avete due possibilità: il decoro a cotture multiple o quello con il delineo idrosolubile, entrambi presentano vantaggi e svantaggi e la scelta alla fine dipenderà dalle preferenze soggettive.

Se l'oggetto è in porcellana e se il costo non vi preoccupa, potrete optare per la decorazione a cotture multiple che è sicuramente la più facile da eseguire: dopo aver abbozzato il disegno con la matita vetrografica e aver mascherato le aree da salvaguardare con il delacco, potrete procedere alla colorazione per mezzo della tamponatura. Facendo cuocere il pezzo dopo ogni applicazione di colore otterrete il risultato più simile a quello dei modelli che abbiamo preso d'esempio.

Vasellame colorato

Se però l'oggetto è in ceramica oppure il costo delle numerose cotture (ne servono almeno tre!) non vi sembra giustificato, potrete ricorrere alla tecnica del delineo idrosolubile, realizzando a pennino l'intero decoro e colorandone l'interno a pennello. Sarà necessaria una maggiore attenzione per evitare le sbavature e le sovrapposizioni di colore tra un settore e l'altro e probabilmente dovrete sfumare con un bombasino per eliminare le striature del colore pennellato. Il risultato finale sarà un effetto cloisonnè, un po' diverso dal modello proposto, ma comunque molto gradevole ed ottenuto con una sola cottura.

Se poi vi piace l'aspetto lucido del vasellame originale potrete sostituire in tutto o in parte le polveri da terzo fuoco con i lustri metallici, tenendo tuttavia presente che, essendo ben più costosi dei consueti colori, andrebbero riservati ad oggetti di piccole dimensioni.

APPROFONDIMENTI

A tutto colore!

© Rossana Radaelli-17.10.06

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Medium e solventi

Barattoli, flaconi, boccettine.....i liquidi da usare nella pittura su porcellana sono tanti: impariamo a distinguerli fra loro.

Prima di tutto diciamo che quando si parla di medium s'intendono tutte quelle sostanze liquide o semiliquide che servono ad impastare il colore in polvere, per fluidificarlo e poterlo stendere con il pennello.
A seconda della tecnica praticata si sceglierà un diverso tipo di medium: essenza grassa e lavanda sono impiegate nelle tecniche tradizionali, la copaiva nelle tecniche moderne, l'olio molle nella pittura impressionista, l'olio all'anice nel decoro a pennino...

Quando invece si parla di solvente ci si riferisce ad una sostanza in grado di sciogliere il colore già impastato e che serve soprattutto nelle operazioni di pulizia dei pennelli e degli attrezzi.

Attenzione però: la distinzione appena fatta tra medium e solventi ha una valenza pratica che non sempre trova riscontro nella natura chimica delle sostanze in gioco, che possono di volta in volta essere assegnate all'uno o all'altro gruppo a seconda dell'uso che se ne fa.

Un principio da tener presente è questo: di norma tutti i solventi possono essere usati come medium, mentre non è sempre vero il contrario!


© Rossana Radaelli-06.08.05

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Celee Evans: la Barbie della porcellana?


Americana, bionda e sorridente, elegante ed ammirata, imprenditrice di successo e moglie felice...ecco una donna che molte vorrebbero imitare!

Proprio come Barbie anche Celee Evans è bionda e carina; ha un'attività che le piace e dalla quale ricava fama e ricchezza è felicemente sposata da 34 anni con il suo Ken.....ops, volevo dire con suo marito Bryce (trattandosi di un'americana è sicuramente un bel record!) e, sfogliando con il mouse le pagine del suo sito, si scopre persino che commercializza una propria marca di pennelli con il manico.....rosa pastello!


Che ne dite: non pare anche a voi che siano tante le analogie con la bambola più famosa del mondo?!


Questo però non ci deve distogliere dallo scopo principale per il quale siamo andate a visitarla: ammirare i suoi lavori e cercare d'imparare qualcosa!
Celee dipinge con il tipico stile impressionista della scuola americana, fatto di forti contrasti, soggetti di grandi dimensioni, e quelle particolarissime ombre cromatiche che rappresentano un dipinto dentro il dipinto.


Nel sito trovate illustrate molte delle sue opere e, cliccando sulle miniature, vi si aprono le immagini in un formato che è anche adatto alla stampa: affrettatevi a salvarle sul vostro computer perchè non è facile trovare in rete artisti che offrano fotografie di così buona qualità senza che siano deturpate da vistosi marchi di copyright!


Interessanti, dal punto di vista didattico, anche gli studi floreali con tavole di scomposizione che illustrano dettagliatamente le fasi attraverso le quali si arriva alla realizzazione di un fiore: potrebbero essere un buon punto di partenza per chi vuole iniziare ad esercitarsi.


Insomma un sito che merita davvero una visita approfondita, perchè i tesori da scoprire sono proprio tanti!


APPROFONDIMENTI

Le porcellane di Celee Evans

Le piastrelle d'ispirazione toscana


© Rossana Radaelli-01.04.06

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Per i più pigri...


O per gli insicuri che non se la sentono di affrontare la decorazione di una serie di oggetti con lo stesso motivo ripetuto...

A chi non è mai capitata la necessità di riprodurre più volte lo stesso dipinto su un gruppo di oggetti?
Completi da tavola o da bagno, bomboniere, parure di gioielli....la possibilità che ci si presenti una di queste occasioni è molto alta. E non sempre si ha il tempo, la costanza o l'abilità tecnica per riuscire a portare a termine questo arduo compito!


Per fortuna ci vengono in aiuto le decalcomanie per ceramica e porcellana che ci consentono di decorare un'intera collezione di articoli con lo stesso identico disegno, in breve tempo, con poca fatica e senza sbagliare.


Se però vi angustia l'idea di dover ricorrere ad un mezzo ritenuto poco "artistico", pensate che oggi esistono in commercio decalcomanie di tutti i tipi, persino quelle che riproducono realisticamente i dipinti a mano.


Inoltre ricordatevi che si può essere creativi non solo nel dipingere personalmente l'oggetto ma anche nel scegliere come accostare e disporre su di esso i decori...se così non fosse non si spiegherebbe il grande successo che ha avuto e continua ad avere un hobby come il decoupage! ;-)


Se invece è la volontà di personalizzare l'oggetto, che vi fa storcere il naso di fronte a questa soluzione, sappiate che oggi esistono aziende in grado di trasformare in decalcomania qualsiasi disegno, quindi anche un modello dipinto da voi. In questo modo lo potrete riprodurre fedelmente su un numero infinito di articoli, senza grande sforzo e senza rinunciare allo stile individuale.


Vi sembra una buona soluzione al problema delle decorazioni seriali? Allora fatevi un giro in questo sito dove, oltre alle consuete informazioni tecniche sulle decalcomanie e al catalogo dei prodotti, troverete un'interessante filmato, da visionare online, che illustra le fasi del procedimento serigrafico di produzione industriale.


© Rossana Radaelli-25.02.07

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La spatola a coltello

E' uno dei pochi attrezzi davvero indispensabili a chi voglia intraprendere la decorazione della porcellana e si usa principalmente per impastare il colore

Si tratta di un utensile con manico in legno o, più raramente, in plastica, e lama in metallo, che, potendo scegliere, preferirete di acciaio perchè non arruginisce e non si ossida:

Spatola a coltello

Le spatole le trovate in tutti i colorifici e anche nel reparto "belle arti" dei centri di bricolage, fate solo attenzione a non confoderle con le spatole da pittura dalla caratteristica forma a cazzuola: in mancanza d'altro possono andar bene anche quelle però la loro flessibilità rende più difficoltoso schiacciare i grumi di polvere di colore che si possono formare durante l'impasto:

Spatola a cazzuola

Una variante della spatola a coltello, ugualmente molto usata nella decorazione su porcellana, è la cosiddetta spatola Meissen che ha la lama tagliata obliqua per facilitare la miscelazione delle polveri macinate più finemente, tipiche dei colori da miniatura:

Spatola Meissen

Esistono poi anche delle spatole in plastica che vengono utilizzate quasi esclusivamente per maneggiare l'oro liquido, perchè esso si altera a contatto con altri metalli:

Spatola in plastica per oro

© Rossana Radaelli-11.04.06

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Rossana Ricolfi: Pittura su porcellana


Un libro un po' datato, senza infamia nè lode. Eppure esistono delle buone ragioni per farci un pensierino...

Prima di tutto fa parte della serie I Grandi Manuali Fabbri e questo offre sicuramente la garanzia di una veste editoriale molto accurata, con belle immagini a colori e di grandi dimensioni in quasi tutte le 160 pagine che lo compongono: è certamente un vantaggio se la consultazione è finalizzata alla copia dei soggetti illustrati.


Secondariamente gli argomenti affrontati sono piuttosto vasti: si parte dai cenni storici sull'origine della porcellana, si passa all'esamina dell'attrezzatura necessaria, si prosegue con lo studio dei temi decorativi classici e si finisce con una serie di progetti pratici di difficoltà variabile (ma mai eccessiva!) per mettersi alla prova con le cognizioni acquisite.


Insomma si tratta, tutto sommato, di un volume completo e ben organizzato che piacerà soprattutto ai principianti in cerca di una trattazione esauriente ma non troppo complicata da seguire. Può darsi invece che i più esperti lo trovino non abbastanza impegnativo e forse anche di gusto un poco superato, però bisogna riconoscere che, già nelle premesse, non è a loro che è rivolto questo manuale.


Esiste poi una ragione in più che potrebbe convincere gli indecisi all'acquisto: alla collana della quale fa parte anche questo volume si affianca una serie di libri in formato condensato: stesso autore, stesso argomento ma minor numero di pagine e costo più contenuto.....forse vale la pena di approfittarne!


APPROFONDIMENTI

La presentazione editoriale

Il libro in formato condensato...non fate caso al Sommario proposto dalla Fabbri: è evidente che si tratta di una svista del webmaster!


© Rossana Radaelli-08.04.06

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Oro bianco


E' così che in Europa, nel XIII° secolo, era chiamata la porcellana cinese, tanto rara e preziosa da essere paragonata al più nobile dei metalli!

I primi manufatti in porcellana che l'Europa ebbe modo di conoscere furono quelli provenienti dalla lontana Cina nel XIII° secolo.

Questo materiale si fece subito apprezzare per le sue caratteristiche fisiche di durezza e resistenza, oltre che per le qualità prettamente estetiche di candore e lucentezza che non trovavano l'eguale nella produzione ceramica dell'epoca.
Se a ciò si aggiunge l'impermeabilità del rivestimento, che inibiva l'assorbimento dei germi, si capisce come sia stato possibile, da parte del comune pensare medievale, attribuirle addirittura poteri magici: gli alimenti conservati nei recipienti di porcellana duravano infatti più a lungo di quelli tenuti in contenitori di ceramica, sulla cui superficie porosa i batteri proliferavano allegramente!

Se non bastassero tutti questi fattori a giustificare l'unanime entusiasmo suscitato dall'arrivo della porcellana cinese, c'è da considerare un ulteriore elemento che la rendeva tanto preziosa: la sua rarità.

A quel tempo la Cina era raggiungibile solo via terra, con l'attraversamento di vaste regioni, spesso abitate da popolazioni ostili agli stranieri. Ciò rendeva l'approvigionamento della porcellana estremamente difficoltoso e ne limitò la diffusione in Europa alle corti di principi e re, i soli che potevano permettersi di sostenere il costo dell'oro bianco.


APPROFONDIMENTI

La capitale della porcellana cinese e il suo museo

Da una dinastia all'altra attraverso forme e colori.


© Rossana Radaelli-10.09.05

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Candeline di cera

Si, proprio le candeline che si usano per le torte di compleanno! Ma a noi servono per un altro tipo di festa...

Come infatti ho già avuto modo di segnalarvi in un altro intervento, con una candelina di cera "facciamo la festa" -se mi passate l'espressione gergale!- a tutti gli antipatici pelucchi che minacciano la riuscita del nostro lavoro. In che modo? Correte a leggervi "A caccia del pelucco" nella categoria Tips&tricks e scoprirete l'utilità di queste candeline! Qui spendiamo solo due parole per descriverle, in modo che possiate trovarne di uguali o molto simili.

Avete presente quelle candeline sottilissime e colorate, chiamate anche scintille, che si usa infilare nelle torte di compleanno? Sono queste:

Candeline a stelo o scintille

Se però, com'è molto probabile, avete già in casa delle candeline a torciglione, avanzate dall'ultimo compleanno in famiglia, come queste:

Candeline per torta

...vanno ugualmente bene, purchè vegano tagliate in obliquo ad un'estremità, così da assottigliarle.

Un'altra alternativa potrebbero essere le cosiddette candeline da party, quelle che si usano infilate in portacandele di vetro a fori multipli:

Candeline da party

Rappresentano una via di mezzo tra le due precedenti e anch'esse vanno assottigliate ad un'estremità tagliandole con un cutter

© Rossana Radaelli-08.04.06

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Fermare il tempo...

Un sogno impossibile che ha accompagnato tutto il cammino dell'umanità: eppure qualcuno è quasi riuscito a realizzarlo!

E non sto parlando del famoso personaggio di Oscar Wilde, Dorian Gray, il quale teneva in soffitta un quadro che lo ritraeva e che aveva la prerogativa d'invecchiare al posto suo...sappiamo tutti che si trattava di un'opera di fantasia! Nella realtà, invece, quando si discute della possibilità di fermare il tempo si dovrebbe ammettere che in un certo qual modo ci è riuscito il geniale inventore del procedimento di stampa fotografica, il francese Luis Daguerre che aveva perfezionato e portato a compimento gli esperimenti iniziati da Joseph Niepce.

Cos'è infatti una fotografia se non un attimo di presente immortalato per l'eternità?! ......beh, forse non proprio per l'eternità: le stampe fotografiche si deteriorano anch'esse, possono ingiallire, sbiadirsi, graffiarsi...insomma la delicatezza del supporto rischia di rovinare il nostro bel ricordo!

Per fortuna che al lavoro di Daguerre è seguito quello di molti altri appassionati e la tecnologia fotografica si è evoluta, così che oggi si può stampare un'immagine praticamente su qualsiasi materiale....perchè non su porcellana, allora?!

Il processo fotoceramico è il mezzo che permette di ottenere da un'immagine digitalizzata una decalcomania per porcellana: essa è stampata con pigmenti a base di ossidi metallici che, dopo l'applicazione a freddo, vengono fissati da una cottura ad alta temperatura, esattamente come avviene per i colori da terzo fuoco.

Fino a qualche anno fa era difficile trovare impieghi della fotoceramica al di fuori dei tradizionali settori dell'oggettistica sponsorizzata o dell'arte funeraria -sigh!- ma ultimamente le vedute si sono allargate e finalmente fioriscono nuove idee per sfruttare al meglio una metodica dal potenziale tanto elevato.

APPROFONDIMENTI

Gadgets personalizzabili

Non solo foto

Dalla piastrella al murales

© Rossana Radaelli-11.06.06

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Il sito della roba buona...


E' quello che significa letteralmente "the good stuff", lo spazio online di Kathy Peterson dedicato alla vendita di materiali per la pittura su porcellana

Kathy Peterson è un'artista americana che dipinge su porcellana da una trentina d'anni: sembra che abbia iniziato a tenere lezioni di decorazione incoraggiata dalla madre e dalla sua prima insegnante, entrambe ammirate del suo appassionato entusiasmo.


Da questo all'organizzazione di un negozio di vendita online il passo è stato breve, come succede spesso per molte donne d'oltreoceano che, in parte per fattori culturali e in parte per leggi più permissive delle nostre, affiancano l'attività imprenditoriale a quella artistica.


Se non ho dedicato a Kathy un 'intervento nella categoria degli artisti è perchè sul sito non ci sono molti esempi del suo lavoro, così che non ci è dato di apprezzarne appieno le capacità di decoratrice....in compenso bisogna ammettere che la sezione dello shopping è ricca e ben assortita: ci si trova tutto quello che serve a chi si appresta a dipingere su porcellana.....persino un attrezzo-pennello da viaggio con le punte intercambiabili: non dev'essere il massimo della praticità ma è indubbiamente originale!


Così com'è assolutamente originale ed insolita anche la torniella per girare le uova di porcellana mentre si dipingono!.


In definitiva un indirizzo che si merita sicuramente una visitina!



APPROFONDIMENTI

The good stuff


© Rossana Radaelli-17.05.06

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Gli attrezzi per modellare


A parte qualche utensile specifico, sono certa che abbiate già in casa la maggior parte dell'attrezzatura necessaria alla modellazione!

Qualche anno fa, quando la moda della pasta di sale imperava nel mondo degli hobbies creativi, era molto facile trovare nei colorifici, nei negozi di bricolage e persino nei grandi magazzini tanti piccoli utensili pensati appositamente per la modellazione casalinga...oggi se ne trovano un po' meno ma non c'è da preoccuparsene: se mi seguirete nei prossimi interventi vi accorgerete che è facile procurarsi tutto il necessario riciclando qualche oggetto d'uso comune che avete già in casa!


Incominciamo con il prendere in considerazione gli utensili di taglio, quelli che ci serviranno a sezionare il panetto di pasta per ridurlo in pezzi più piccoli oppure a ritagliare forme nella sfoglia di pasta.
Nel primo caso si possono usare le appositespatole di legno o i fili metallici provvisti d'impugnatura pensati proprio per sezionare più o meno accuratamente l'argilla:


Spatole per argilla



Filo per sezionare l'argilla



Però nessuno di essi è veramente indispensabile e li potrete sostituire con raschietti da stucco, cutter, coltelli da cucina o, nel caso della sfoglia già stesa, con la rotella taglia-pizza...e vi assicuro che non vi accorgerete della differenza!


Raschietti per stucco



Coltello da cucina



Rotella tagliapizza



© Rossana Radaelli-15.11.06

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