Il delineo oleoso

E' sicuramente quello preferito dai principianti perchè è più facile da preparare e da utilizzare, però presenta qualche inconveniente...

Per disegnare a pennino sulla porcellana possiamo scegliere tra due tipi di delineo: il delineo idrosolubile, che affronteremo in un prossimo articolo, e il delineo oleoso. Fra i pregi di quest'ultimo possiamo sottolineare la miglior adesione alla superficie ceramica e l'asciugatura lenta che ne facilitano la stesura perchè la scorrevolezza del pennino rimane inalterata per tutta la durata del lavoro e il risultato è un tratto sottile ed uniforme. Per contro il delineo oleoso si scioglie a contatto con il colore rendendo necessaria una cottura di fissaggio prima di procedere alla colorazione

Cosa serve:
-Colore in polvere da terzo fuoco
-Olio all'anice
-Piastrella e spatola a coltello


Preparazione:
1) Preleviamo con la spatola la quantità di colore necessaria e posiamola sulla piastrella
2) Con la punta della spatola formiamo un incavo al centro del mucchietto di colore e lasciamovi cadere poche gocce di olio all'anice
3) Servendoci della spatola mescoliamo il colore con il medium, eventualmente aggiungendone qualche altra goccia, in modo da ottenere un composto fluido e senza grumi, che abbia una densità di poco superiore a quella dell'inchiostro.
Ecco pronto il nostro delineo!


© Rossana Radaelli-11.05.06

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Patologia.....pussa via!

Qualche consiglio per dipingere in una situazione ambientale ottimale ed evitare attentati alla nostra salute...

Il principale pericolo che corre chi si appresta a dipingere su porcellana, ove non sussistano allergie latenti, è quello dell'inalazione accidentale della polvere di colore. Ecco perchè è molto importante seguire alcune regole di comportamento per evitare qualsiasi rischio!


Cose da fare
-Lavorare in un ambiente ben areato (non ventilato, però!) per favorire il ricambio dell'aria respirata.
-Richiudere con il coperchio il vasetto del colore subito dopo averne prelevato la quantità necessaria.
-Mantenere sempre pulito il piano di lavoro dai residui di polvere, passandovi spesso un panno-carta inumidito.
-Nella necessità di dover impastare grosse quantità di colore in breve tempo (di solito succede quando si prepara la tavolozza nelle tecniche impressioniste) sarebbe meglio ricorrere all'uso di una mascherina filtrante.


Cose da non fare
-Lavorare in un ambiente ventilato, pieno di spifferi e correnti d'aria: oltre al rischio di prendersi un raffreddore c'è anche quello che la polvere di colore venga sollevata e portata più facilmente a contatto con le vie respiratorie!
-Lasciare i contenitori di colore aperti per lungo tempo sul tavolo, perchè si aumenta la probabilità dell'inalazione della polvere.
-Consumare spuntini sul tavolo di lavoro: tralasciando le possibili conseguenze sulla linea, ci si espone al rischio d'ingerire cibi contaminati dalla polvere del pigmento.
-Quando s'impasta il colore è meglio non accostarsi con la testa a pochi centimetri dalla piastrella che funge da tavolozza.....dopotutto per vederci meglio esistono occhiali di tutti i tipi! ;-)


© Rossana Radaelli-20.05.06

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Dipingere in buona salute

Da anni si parla della tossicità dei colori da terzo fuoco: vediamo di fare il punto della situazione alla luce delle attuali conoscenze...

E facciamo subito una distinzione tra quelli che sono i disturbi causati da allergie individuali a qualche componente dei prodotti per la pittura su porcellana ed i veri e propri danni alla salute che potrebbero essere causati a chiunque dall'uso improprio di tali sostanze.


L'allergia è una reazione soggettiva e in quanto tale può manifestarsi in modi diversi da una persona all'altra; essa è dovuta ad una esagerata risposta anticorpale in seguito all'introduzione nell'organismo di alcune sotanze chiamate appunto allergeni.


La cura è mirata caso per caso e consiste principalmente nell'allontanamento dell'allergene e nella sua sostituzione, quando possibile, con prodotti alternativi anallergici: l'esempio tipico è rappresentato dall'intolleranza ai medium tradizionali, che può essere ovviata con il ricorso al cosiddetto medium all'acqua.


I rischi alla salute, che interessano indifferentemente tutti i decoratori, sono legati soprattutto all'inalazione del piombo contenuto nella polvere di colore....ma, mi raccomando: niente panico! Ricordiamoci che occorrono davvero dosi consistenti per causare disturbi e che fortunatamente buona parte dei colori da terzo fuoco oggi in commercio sono colori apiombici, cioè privi di piombo.


Inoltre basta l'osservanza di poche regole igieniche per evitare qualsiasi conseguenza negativa!
Possiamo dunque continuare a dipingere tranquilli: la nostra salute non corre pericoli!


© Rossana Radaelli-20.05.06

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Disegnare con il pennino

Molti dei più bei decori su porcellana sono eseguiti a pennino e successivamente colorati a pennello: direi che è un buon motivo per apprendere tutti i segreti di questa tecnica!

Per l'esecuzione di un buon lavoro a delineo sono necessari solo tre strumenti: la cannuccia col pennino, che trovate in cartoleria, il delineo, un ichiostro speciale ottenuto dal colore in polvere mescolato con il medium, che trovate in colorificio e.....un po' di pazienza, che dovrete necessariamente ricercare all'interno di voi stessi!
Fra tutte le tecniche di decorazione della porcellana questa è infatti quella che richiede maggior concentrazione ed esercizio, però bisogna anche riconoscere che ripaga il più delle volte lo sforzo con il risultato, cosa che non sempre succede con altre tecniche apparentemente meno impegnative...


Il segreto principale che sta alla base di un lavoro perfetto è sicuramente quello di avere una mano ben ferma nel tracciare il disegno, ma è una dote che si può acquisire con il tempo e con un po' di allenamento.


Un altro fattore condizionante è la fluidità del delineo: se il delineo è troppo liquido il pennino scivola sulla porcellana e lascia un tratto sbiadito; se invece il delineo è troppo denso il pennino non scorre, il tratto è grossolano e discontinuo.


Infine il risultato è subordinato anche al modo in cui viene fatta la ricarica del colore sul pennino: una ricarica incompleta costringe infatti a continue interruzioni per il rifornimento così che l'armoniosità del disegno potrebbe risentirne.


Non scoraggiatevi però: bastano un minimo di attenzione, qualche accorgimento e, come già detto, un po' di pazienza per intraprendere una tecnica che vi darà sicuramente molte soddisfazioni...seguitemi dunque alla scoperta del delineo nei prossimi articoli!


© Rossana Radaelli-11.05.06

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A tutto poster!

Siamo a corto d'idee per la realizzazione del nostro prossimo decoro? Questo sito ci viene in aiuto...

Capita a tutti, prima o poi -persino ai decoratori più esperti!- di non riuscire a trovare l'idea giusta per dipingere un pezzo.
Nonostante si abbiano a disposizione diversi manuali di pittura a terzo fuoco e innumerevoli libri di modelli, a volte si vorrebbe poter produrre qualcosa di diverso e di più originale...


I siti come quello che oggi vi propongo negli Approfondimenti rappresentano una vera manna per chi è in cerca d'ispirazione!
Mi riferisco ai negozi virtuali di riproduzioni d'arte, dove possiamo trovare le opere di molti artisti, classici, moderni e contemporanei, che possono trarci d'impaccio quando la fantasia ci viene meno.


Questo sito, in particolare, si autoproclama il negozio di poster e stampe più grande del mondo....ovviamente non abbiamo modo di verificare se l'affermazione sia comprovata dai fatti, però dobbiamo ammettere che la scelta offerta è davvero molto vasta!


Divisi in decine di classi tematiche, a loro volta comprendenti svariate sotto-categorie, sono qui raccolte migliaia di riproduzioni grafiche, pittoriche e fotografiche, per la gioia dei nostri occhi e per lo sblocco della nostra creatività assopita!


I più tradizionalisti fra noi sfoglieranno con maggior interesse le pagine consacrate agli artisti del passato e alle raccolte botaniche o paesaggistiche; i più intraprendenti si avventureranno anche sulle pagine dedicate all'arte moderna o ad argomenti che esulano dalla pittura, come cinema, fumetti, sport, musica....


Credo comunque che tutti riusciremo a trovare qualcosa che c'interessi e che stimoli la nostra voglia di fare e magari, in un prossimo futuro, potremmo anche decidere d'acquistare il poster che più ci piace...per accompagnarlo al vaso che abbiamo dipinto usandolo come modello! ;-)


APPROFONDIMENTI

Allposter...il negozio online di stampe e poster


© Rossana Radaelli-28.01.07

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Il filettatore

E' un attrezzo che può rivelarsi molto utile per chi deve decorare spesso bordure di piatti

Si tratta di un utensile in alluminio dotato di numerosi forellini...vi conviene guardare l'immagine per capire come è fatto, perchè è molto più complicato descriverlo che usarlo!


Filettatore per piatti



Lo si aggancia con un'estremità al bordo del piatto, si infila la punta della matita vetrografica in uno dei fori e, spingendo la matita verso il centro del piatto si fa scorrere il filettatore lungo tutto il bordo.


Alla fine dovremmo aver delimitato una bordura regolare la cui ampiezza è determinata dalla scelta del forellino da usare come perno: tanto più esso è lontano dal bordo del piatto e tanto maggiore sarà l'altezza della bordura circolare...molto pratico, non è vero?!


© Rossana Radaelli-18.05.06

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Riporto del disegno con carta copiativa

E' un sistema facile e veloce che può rappresentare un'alternativa agli altri due metodi, soprattutto nelle tecniche tradizionali, però non è privo di svantaggi...

A tutti sarà capitato, prima o poi, di fare delle copie con la cosiddetta carta carbone....ebbene la carta copiativa per porcellana si usa nello stesso modo. Ciò che cambia è solo la composizione chimica del pigmento impiegato, che deve essere idoneo all'adesione sulla superficie ceramica e non deve lasciare tracce dopo la cottura del pezzo.


Il disegno così ottenuto ha un tratto molto marcato e resistente, tanto che per cancellarlo occorre strofinarlo energicamente con un panno intriso di alcool. Ciò lo rende particolarmente adatto all'utilizzo nelle tradizionali tecniche a pennino.


Questi speciali fogli per ricalco si trovano generalmente in due o tre colori diversi (nero, blu e rosso) nei negozi di belle arti e nei colorifici meglio forniti: la scelta del colore, quando possibile, va fatta in armonia con le tonalità del decoro, perchè la traccia del pigmento copiativo scompare in cottura solo se lasciata a sè; al contrario se viene coperta dal colore da terzo fuoco si fissa e diventa indelebile, restando visibile per trasparenza sotto i colori più chiari.


C'è poi un'ulteriore considerazione pratica che dovrebbe indurci a preferire uno degli altri metodi:la carta copiativa, non essendo semitrasparente come la carta da lucido, non permette il posizionamento preciso del disegno sull'oggetto da decorare e potrebbe succederci di scoprire, una volta sollevata la carta, di aver ricalcato il soggetto nel punto sbagliato!


© Rossana Radaelli-04.04.06

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Petra e Jörg Kugelmeier, formazione classica


Una coppia di artisti tedeschi che dipinge secondo i canoni stilistici della tradizionale Scuola di Meissen

Una coppia di artisti tedeschi che dipinge secondo i canoni stilistici della tradizionale Scuola di Meissen

Petra e Jörg Kugelmeier hanno seguito entrambi il corso quadriennale presso la prestigiosa manifattura di Meissen, specializzandosi la prima nella pittura floreale ed il secondo nella rappresentazione di figure e paesaggi.


Il loro stile ricalca dunque quello dei decori classici che hanno resa famosa nel mondo la prima fabbrica di porcellana europea: paesaggi bucolici, ricchi bouquet di fiori, cineserie.....il tutto condito con abbondanti spruzzi d'oro zecchino e rielaborato quel tanto che basta a renderlo più consono ai gusti del consumatore contemporaneo, senza però discostarsi dalle direttive tracciate quasi tre secoli fa.


Anche le forme degli oggetti decorati guardano con nostalgia al passato e non potrebbe essere altrimenti perchè lo stile Meissen mal si adatterebbe ad articoli dalle linee essenziali o di design: scopriamo allora un ricco campionario di uova, anfore, scatoline, piastre smerlate, campanelle...


E se tra i modelli proposti non ne troviamo nessuno di nostro completo gradimento, non preoccupiamoci: Petra e Jörg sono specializzati anche in riproduzioni di dipinti famosi, basta scegliere il quadro che ci piace e i due artisti ce lo trasferiranno su porcellana.


E non è finita: abbiamo un ritratto fotografico che ci soddisfa? I Kugelmeier ce lo ricopieranno tale e quale...che si può desiderare di più?!
Ah sì: questa abilissima coppia di decoratori è anche in grado di restaurare le vecchie porcellane rovinate dall'uso o da qualche incidente...


Insomma un laboratorio artistico-artigianale davvero completo e il cui unico limite, se proprio dobbiamo trovarne uno, resta proprio la specializzazione estrema che potrebbe rappresentare un ostacolo all'affluenza degli estimatori di tecniche più moderne.



APPROFONDIMENTI

Il sito di Petra e Jörg Kugelmeier


© Rossana Radaelli-15.09.06

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Una ricetta per ogni occasione

Non fatevi venire in mente niente di appetitoso: anche se i ceramisti hanno spesso a che fare con dei piatti, le ricette che mettono in pratica servono ad appagare la vista e non il gusto!

Parlando dell'impasto dei colori nelle tecniche tradizionali vi avevo accennato alla necessità di adattare la consistenza del colore al tipo di decoro da realizzare. Vediamo ora in dettaglio la ricetta base, le sue varianti e le rispettive possibilità d'impiego.


Ricetta di base
Ingredienti: 2 parti di colore+1 parte di essenza grassa+trementina q.b.
Aggiungendo poca trementina si ottiene un impasto cremoso che è adatto alla realizzazione dei decori a piccole pennellate, come sono ad esempio i fiordalisi in stile Limoges e, in generale, tutti i fiori dipinti a mano libera (non-ti-scordar-di-me, roselline, violette, etc.)
Aggiungendo invece abbondante trementina si ottiene un colore più fluido che è indicato per i lavori di tamponato e per il riempimento delle aree circoscritte dal delineo (tenendo presente comunque che la rapidità d'asciugatura presuppone una certa abilità nel tirare il colore!)


Variante alla lavanda
Ingredienti: 2 parti di colore+1 parte di essenza grassa+lavanda q.b.
Usando l'essenza di lavanda in alternativa alla trementina si ottiene la mescolanza ideale per colorare l'interno di un decoro a pennino perchè il colore mantiene la sua fluidità più a lungo facilitando la stesura.
Usando la lavanda in aggiunta alla trementina, indipendentemente dalla consistenza dell'impasto, si rallenta comunque l'asciugatura del colore e vengono agevolati tutti i decori su superfici estese.


Variante alla copaiva
Ingredienti: 3 parti di colore+1 parte di olio di copaiva+lavanda q.b.
L'olio di copaiva è entrato nell'uso dei ceramisti europei da poco più di vent'anni ma non è ancora riuscito ad imporsi, forse perchè i vantaggi che vanta nei confronti della tradizionale essenza grassa (è inodore, meno denso e più facile da impastare) non sono tali da giustificare il costo più elevato...e poi, ammettiamolo: le abitudini sono difficili da cambiare! Non a caso il suo impiego più frequente, qui da noi, è nelle tecniche moderne, dove viene preferito all'olio molle o miscelato con esso, quasi a voler significare che con la tradizionale pittura su porcellana non ha niente a che vedere!


© Rossana Radaelli-08.01.06

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Riporto del disegno con il metodo a secco

Si usa preferibilmente in tutte quelle tecniche nelle quali il disegno serve solo come traccia sulla quale impostare il decoro, perchè in questo caso il tratto a matita è meno evidente e più fragile

Sia in alcune tecniche tradizionali, come ad esempio la pittura in stile Meissen, che in tecniche moderne, come la pittura ad olio molle, il disegno serve solo a tracciare a grandi linee la posizione dei vari elementi del dipinto, quindi non occorre che sia perfettamente delineato, anzi è auspicabile che possa essere facilmente sopraffatto dalla pennellata.
E' in questi casi che ci torna utile il metodo del riporto a secco


Materiale necessario
-Il modello su carta da lucido
-La matita vetrografica
-Una penna da ricalco (sostituibile con una biro che non scrive più)
-Nastro adesivo di carta


Metodo
1) Anche in questo caso occorre ripassare il rovescio del disegno con la matita vetrografica però non è necessario essere molto precisi, anzi si può addirittura strofinare la matita su tutto il rovescio del disegno in modo da coprire completamente il tratto eseguito con il pennarello.
2) Appoggiamo il modello sulla superficie ceramica (dalla parte della matita) e teniamolo in posizione con il nastro adesivo.
3) Con la penna da ricalco (o con la penna a sfera esaurita) ricalchiamo accuratamente il disegno fatto con il pennarello .
4) Togliamo il nastro adesivo e rimuoviamo il modello: il disegno è stato anche questa volta riprodotto sull'oggetto


© Rossana Radaelli-30.03.06

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Dover Publications

Chiunque si diletti di una qualsiasi attività ricreativa ha avuto per le mani, almeno una volta, un libro di questa "storica" casa editrice americana...

Sono infatti qualche centinaio i volumi in catalogo e coprono così tanti settori d'interesse che è ben difficile non vi sia mai capitato di sfogliarne uno!
Dall'arredamento all'antiquariato, dal giardinaggio alle ricette di cucina, dagli eventi storici alle fiabe, dall'economia all'architettura, dai test psicologici ai giochi per bambini.....citate un argomento e troverete uno o più libri Dover che lo tratta!


Anche alla pittura su porcellana, direttamente o indirettamente, sono dedicati diversi manuali però l'esistenza di prodotti analoghi già tradotti in italiano li rende sicuramente meno appetibili sul nostro mercato.


Molto più interessanti sono invece i libri di immagini che rappresentano una fonte inesauribile d'ispirazione e che, grazie ai disegni ben delineati, spesso stampati a tutta pagina, potrebbero costituire un'ottima riserva di modelli già pronti specialmente per gli appassionati delle tecniche a pennino.


Da segnalare infine un'iniziativa davvero apprezzabile: iscrivendosi alla newsletter tramite l'apposito form online, si potrà ricevere con cadenza settimanale informazioni sulle ultime novità pubblicate e -soprattutto!- l'accesso alla zona free sample del sito dove poter visionare e, volendo, scaricare alcune pagine di ogni libro recensito.....in questo modo, nel giro di qualche mese avremo raccolto tanti bei disegni senza spendere nulla!


APPROFONDIMENTI

Dover Publications

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© Rossana Radaelli-24.05.06

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Sgarzino e sgarzone

Il termine anglosassone "wipe out" che letteralmente significa spazzar via forse chiarisce più intuitivamente le funzioni di questi utili accessori...

Si tratta infatti di utensili a forma di stilo, provvisti , di solito ad entrambe le estremità, di puntali in caucciù o in silicone, che si usano per asportare il colore e creare punti luce. La differenza fra i due è legata sia alle dimensioni che alla forma delle due punte.

Lo sgarzino, il più piccolo, può avere una sola punta conica oppure due punte, una conica e l'altra a forma di tronco di cono:

Sgarzino

Lo sgarzone è più grosso ed è dotato ad un'estremità di una punta conica, all'altra di una punta a scalpello tagliata in obliquo:

Sgarzone

E' probabile che, frequentando un laboratorio di decorazione o visitando i siti specializzati su Internet, vi capiti di trovare alcuni utensili simili ai precedenti ma con punte di forma e materiale diversi:

Wipe out

Per quanto i fabbricanti non manchino di sottolinearne pregi e innovazioni rispetto ai wipe out tradizionali tenete presente che la funzione in fondo è sempre la stessa : togliere colore e lumeggiare grazie al riaffiorante biancore della superficie ceramica.

© Rossana Radaelli-16.05.06

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