Il piatto degli ospiti

Piatto ricordo

Si sta approssimando una ricorrenza importante che richiamerà accanto a voi parenti ed amici? Ecco una bell'idea per mantenerne il ricordo inalterato nel tempo...

Quale avvenimento vi apprestate a celebrare? Un matrimonio, un battesimo, una comunione, un compleanno, un anniversario, una laurea o una promozione sul lavoro? Quale che sia l'occasione di festa, vi ritroverete circondati da famigliari, amici e conoscenti: sarebbe bello poter conservare traccia della loro partecipazione anche a distanza di tempo...ma come?


Ci ha pensato una società americana che ha messo in vendita su Internet una specie di piatto-guest book che tutti i vostri ospiti potranno firmare con uno speciale pennarello indelebile, lasciandovi così un segno tangibile del loro passaggio. Una bella idea che è anche molto facile da copiare!


Il piatto è un normalissimo piatto in porcellana, le cui dimensioni andranno scelte in relazione al numero dei potenziali firmatari: per una dozzina di persone può bastare un piatto da dessert, ma se gli ospiti sono un centinaio è meglio provvedersi di un largo vassoio! ;-)


Il decoro deve essere piccolo, per lasciar posto alle firme, posizionato al centro o anche ad un angolo se il piatto non è rotondo; inoltre deve richiamare l'evento a cui è legato, quindi accanto al disegno direi che è meglio metterci anche la data.


Dopo aver decorato e fatto cuocere il piatto non vi rimarrà che farlo firmare agli invitati: esistono in commercio degli ottimi markers indelebili che scrivono su tutte le superfici, compresa quella della porcellana, ma l'ideale sarebbe usare i pennarelli che si fissano con la cottura a 160° nel forno domestico perchè offrono maggiori garanzie di durata (pensate che i produttori ne assicurano la resistenza persino in lavastoviglie!)


Nel caso invece che non siate voi i protagonisti della cerimonia, potrete comunque sfruttare questa segnalazione come idea regalo: sono certa che si farà apprezzare per la sua originalità e per l'indubbio valore che hanno tutte le cose fatte a mano.

Ecco il sito dove ho addocchiato l'idea: Celebration signature plates ma se nel motore di ricerca immettete signature plate ne troverete molti altri!


© Rossana Radaelli-04.06.06

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Nuove tecniche

L'evoluzione della specie

E' ormai ora di sfatare la leggenda che vuole la decorazione della porcellana come un'attività antiquata ed incapace di evolversi!

Tutti sanno che la pittura su porcellana affonda le sue radici in un lontano passato e che si serve di tecniche e di strumenti che non sono molto cambiati rispetto a quelli dei primi decoratori.
Ciò induce erroneamente a credere che questa attività non abbia saputo adeguarsi al trascorrere del tempo e che si sia fossilizzata nella ripetizione continua degli stessi metodi e degli stessi gesti...
Chi pratica la decorazione attivamente ed è partecipe della vita di un laboratorio ceramico (anche solo per l'acquisto dei materiali) sa che non è così, perchè può constatare di persona la notevole frequenza con la quale vengono proposti nuovi prodotti finalizzati ad agevolarci il lavoro!


Molte di queste migliorie riguardano la natura intrinseca dei materiali: polveri di colore macinate più finemente, medium più raffinati, pennelli più resistenti ed elastici, tinte già pronte all'uso...sono tutte innovazioni che, se si rivelano conformi alle promesse dei produttori, sono gradite a tutti noi. Non mancherò dunque di segnalarvele nelle categorie Attrezzi e Colori e medium, ogiqualvolta ne verrò a conoscenza.


Tuttavia questi miglioramenti, pur apprezzabili in fase di decorazione, non producono un significativo cambiamento nel risultato finale del lavoro, che si presenterà con le caratteristiche proprie dello stile al quale ci siamo uniformati.


Nel settore dell'arte ceramica si è assistito però, nel corso degli ultimi anni, anche al nascere di nuove tecniche che hanno portato ad una trasformazione del concetto di decorazione come sino ad ora era stato interpretato. Tali metodiche che -è bene sottolinearlo!- non sempre si avvalgono di materiali innovativi, producono risultati insoliti ed affascinanti che notevolmente si discostano da quelli ottenuti con i sistemi tradizionali...
E' proprio a questi effetti speciali che saranno dedicati i prossimi interventi di questa nuova sezione.


© Rossana Radaelli-10.02.07

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Nemo propheta in patria

Come si dice?

Ovvero: paese che vai, termine che trovi. Facile confondersi se non si conosce l'etimologia di una parola!

La varietà dei prodotti ceramici è tale e tanta da far dubitare che siano tutti riconducibili ad un semplice impasto d'argilla; se a ciò si aggiunge che anche i termini di definizione variano da luogo a luogo e sono spesso usati come sinonimi l'uno dell'altro, appare giustificata la confusione che regna sull'argomento persino tra gli stessi decoratori.

Un esempio: lo stesso prodotto che in Italia chiamiamo maiolica sottolineandone la provenienza straniera (da Maiorca, la maggiore delle isole Baleari) all'estero viene indicato con il nome di faience perchè è considerato un prodotto tipico dell'artigianato italiano, che ebbe a Faenza una delle sue sedi più rappresentative.

E allora? Parliamo semplicemente di ceramica e teniamo le distanze solo con la porcellana, che per le sue peculiarità può essere considerato quasi un materiale a parte.


© Rossana Radaelli-23.07.05

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