Sono i meno innovativi e i più costosi eppure continuano ad essere i preferiti da parte dei decoratori, in parte per la loro indubbia qualità e in parte per l'abitudine consolidata dall'uso
I pennelli in pelo naturale hanno origine antichissima: sembra addirittura che la loro invenzione sia avvenuta in Cina nel III secolo avanti Cristo! E sebbene abbiano subito nel tempo una prevedibile evoluzione sia nella struttura che nei metodi di fabbricazione, il pelo di cui sono costituiti è rimasto praticamente invariato.
Due sono le principali categorie di pelo naturale impiegate nella produzione dei pennelli da belle arti: il pelo rigido ed il pelo morbido.
Al primo gruppo appartengono peli di varia origine (setole di maiale, setole di cinghiale, crine di cavallo) che però vengono tutti comunemente definiti con il termine generico di setole. Esse, che possono avere colore bianco, grigio o nero sono impiegate per la fabbricazione dei pennelli per bricolage o per la pittura su tela perchè la loro scarsa elasticità non è adatta alle altre tecniche di pittura.
Più nutrito ed eterogeneo è il gruppo dei peli morbidi provenienti dal mantello di vari animali, dai più comuni come il bue e la capra ai più rari come visone e zibellino, senza disdegnare le specie a diffusione intermedia come scoiattolo e martora.
E' superfluo sottolineare che quanto più pregiato è il pelo e tanto più costoso sarà il pennello che ne deriva, piuttosto è opportuno rilevare che il pelo degli animali da pelliccia è anche il più morbido, fine ed elastico così che la qualità del pennello sarà migliore.
I pennelli in pelo di bue, che ha colore bruno, nero o marrone, sono i più economici di questo gruppo e nell'ambito della pittura su porcellana sono impiegati principalmente come accessori, ad esempio per stendere il delacco o per tirare e sfumare il colore nelle tecniche tradizionali.
I pennelli in martora sono ricavati dal pelo della coda dell'animale, dal caratteristico colore bruno dorato e lucido, e rappresentano la scelta per eccellenza nelle tecniche tradizionali di pittura su ceramica perchè sono piuttosto elastici e mantengono la loro forma anche se carichi di colore.
I pennelli in pelo di scoiattolo sono ottenuti anch'essi dal pelo della coda dell'animale che è bruno, lucente e morbidissimo. Nella decorazione ceramica sono utilizzati soprattutto nelle tecniche impressioniste e square shaders che richiedono una maggiore adattabilità del pelo alla pressione esercitata nella pennellata.
I pennelli in pelo di capra sono impiegati principalmente nella realizzazione dei pennelli cosmetici perchè sono molto morbidi e vaporosi. In natura sono di colore bianco-grigio ma vengono tinti di nero durante il processo di fabbricazione perchè il loro colorito originale è giudicato poco gradevole esteticamente. Nella pittura su porcellana trovano collocazione nella produzione dei cosiddetti bombasini, quei pennelli grossi e tondeggianti che servono a tirare il colore nelle tecniche tradizionali:
Come già rilevato in un precedente articolo, esistono oggi pennelli in fibra sintetica che possono sostituire degnamente gli equivalenti in pelo naturale, tuttavia non sono ancora riusciti ad affermarsi nel settore ceramico, notoriamente tradizionalista. Può darsi che la situazione possa cambiare in futuro ma per ora se, siete soliti a fare acquisti in un laboratorio ceramico invece che in colorificio o in cartoleria, troverete lì esclusivamente pennelli in pelo naturale...quindi è meglio che siate preparati in materia! ;-)
© Rossana Radaelli-25.09.11