L'enciclopedia di Limoges

A tutti sono note le porcellane di Limoges...Collectors Encyclopedia of Limoges Porcelain ci aiuta a conoscerle un po' meglio!

Un ottimo lavoro di catalogazione quello compiuto da Mary Gaston: raccolti nelle 456 pagine del suo libro ci sono gli esempi provenienti da quasi tutte le manifatture che hanno lavorato nell'aura di questo simbolico marchio.

Eh sì, perchè se al grande pubblico il nome di Limoges evoca l'immagine di un assortimento di porcellane variegato ma unitario, gli esperti del settore sono invece consapevoli della miriade di artisti e di produttori che ne hanno interpretato e sviscerato lo stile in tutti i suoi aspetti.

Chi voglia davvero addentrarsi senza smarrirsi nel "pianeta Limoges" deve quindi essere preparato a destreggiarsi tra centinaia di firme e contrassegni differenti che spesso mettono in crisi persino gli addetti ai lavori!

Un libro specialistico, allora? Sicuramente!
Specialistico ma non per specialisti, perchè se è vero che di solito la preoccupazione d'individuare la contraffazione di un marchio è uno dei sintomi della "sindrome da collezionista" ;-) è anche vero che una galleria così ricca di pezzi in porcellana -quasi 1.200 fotografie!- è materia d'interesse per tutti gli amanti della decorazione.

In questa rinnovata terza edizione del volume è poi stata aggiunta una sezione dedicata alle miniature di Limoges che, affiancandosi alle notizie storiche già presenti, alla classificazione dei marchi, alle stime di valutazione dei pezzi (aggiornate a tutto il 2005) ne fa un manuale davvero completo, enciclopedico appunto, il classico libro da tenere in biblioteca per la consultazione, da regalare o.....perchè no, da regalarsi! ;-)


APPROFONDIMENTI

Dove si può acquistare il libro


© Rossana Radaelli-24.10.06

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La nuova sezione di Domande e risposte

Ai tempi della mia collaborazione con SuperEva era prevista, sulle pagine della Guida, un'apposita sezione chiamata La guida risponde dove gli utenti potevano chiedere pareri o consigli e ai quali la sottoscritta - se era in grado di farlo! :-) - replicava pubblicamente, così che l'eventuale risposta potesse essere fruibile da tutti i visitatori di quelle pagine.

Non so se accadesse perchè il link passava inosservato, oppure perchè la necessità di una preventiva iscrizione alla Community di SuperEva scoraggiasse i più frettotolosi ma il fatto era che quasi nessuno utilizzava questo servizio preferendo rivolgermi le proprie domande in privato.

Ed era un vero peccato perchè molti dei dubbi che mi venivano espressi avrebbero potuto essere condivisi da altri utenti e rappresentare lo spunto per un costruttivo confronto d'opinioni.

In questa nuova sezione Domande e risposte raccoglierò alcune delle richieste che, durante i miei trascorsi di Guida SuperEva, mi sono giunte via e-mail, selezionando quelle di interesse più generale in modo che restino sempre disponibili come una sorta di sezione FAQ all'interno della Guida attuale.

Augurandomi che l'iniziativa vi sia gradita corro a spulciare tra le e-mail che mi avete mandato per scegliere la prima domanda... ;-)


© Rossana Radaelli-16.05.07

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Le Compagnie delle Indie

Anche le imprese nate a scopo di lucro possono talvolta contribuire allo sviluppo culturale ed artististico dei popoli...

E' quello che è accaduto grazie ai traffici delle Compagnie delle Indie, responsabili della larga diffusione in Europa delle porcellane cinesi.

Prima delle scoperte di Vasco De Gama, sul finire del '400, che resero accessibili via mare i territori orientali, solo pochi avventurosi osavano intraprendere il lunghissimo viaggio che, attraverso l'Arabia e l'Egitto li avrebbe portati nelle esotiche regioni cinesi: per logica conseguenza i prodotti importati da questi territori erano una rarità ed erano dunque considerati molto preziosi!

Per tutto il 1500 tuttavia la Via per le Indie restò ancora poco frequentata e lo scambio di merci con quei lontani paesi era ancora gestito da iniziative individuali.

Fu solo agli inizi del 1600 che con la fondazione in Francia, Olanda ed Inghilterra delle tre Compagnie delle Indie i commerci con il lontano Oriente divennero regolari e portarono alla diffusione in Europa dei manufatti cinesi, tra i quali le porcellane occuparono un posto d'onore.

Abbattuta la barriera della difficoltà di approvvigionamento, il continente europeo fu letteralmente invaso dalle cosiddette cineserie: vasellame e statuine di fabbricazione cinese, sempre meno pregiati sul piano artistico quanto più cresceva la domanda del mercato.
I frutti di questa abbondante produzione vennero chiamati oggetti della Compagnia delle Indie e tale nome è rimasto ad indicare, ancor oggi, i decori che a quello stile sono ispirati.


© Rossana Radaelli-23.05.06

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