Piatti decorativi


Una rassegna di piatti di stili e forme diverse per offrire nuove idee a chi è in cerca d'ispirazione

Tutte le aziende produttrici di manufatti in porcellana hanno a catalogo piatti decorativi, fatti non per essere usati ma per essere solo guardati, non hanno uno scopo pratico se non quello di essere appesi al muro per abbellire le pareti domestiche.
Sicuramente tutti noi ne abbiamo in casa qualcuno!

In questo libro di Jim e Susan Harran sono raccolti centinaia di esempi di tali piatti, suddivisi per area geografica, con soggetti che spaziano dal ritratto al paesaggio, dai fiori agli uccelli, dagli animali selvatici ai frutti: una rassegna composta da oltre un migliaio di fotografie a colori!

Cenni storici sull'arte ceramica e una rigorosa catalogazione e definizione dei marchi accompagnano le illustrazioni, rendendo il volume appetibile non solo per gli appassionati ma anche per i collezionisti alla ricerca d' informazioni.

Se siete a corto d'ispirazione e sentite il bisogno di qualche nuovo stimolo visivo, questo libro fa al caso vostro: impossibile infatti resistere alla tentazione di prendere in mano pennelli e colori per riprodurre almeno qualcuno di questi piatti!



APPROFONDIMENTI

Decorative plates


© Rossana Radaelli-30.10.11

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Cuocere ad arte


Infornare a 180 gradi per 30 minuti...quante volte l'abbiamo letto nelle ricette di cucina?

Possono cambiare, naturalmente, i dati di temperatura e tempo ma le istruzioni degli chef si concludono quasi tutte così.
Chi ha provato a metterle in pratica, però, sa bene quanto poco attendibili siano questi valori: il più delle volte è la nostra personale esperienza con i nostri personali elettrodomestici che ci fa levare il manicaretto dal forno al momento giusto, non prima che sia completamente cotto ma sicuramente prima che si bruci!

Con il forno da ceramista avviene più o meno la stessa cosa....con lo svantaggio che in questo caso di solito non possiamo guardare all'interno del forno durante la cottura e non possiamo fare la prova dello stuzzicadente! ;-)


La conclusione alla quale intendevo arrivare con questo preambolo è che, nonostante esistano delle tabelle che riportano le temperature ottimali ed i tempi di cottura a terzo fuoco, non bisognerebbe prenderle troppo alla lettera perchè ogni forno per ceramica è un caso a sè, proprio come il forno della nostra cucina, e ci sono tutta una serie di situazioni che ne possono influenzare e condizionare le prestazioni.

Il risultato della cottura sarà perciò assoggettato a fattori quali:
-La marca ed il modello del forno
-Il tipo di alimentazione
-L'ambiente nel quale è collocato
-La capienza ed il carico di cottura
-La temperatura impostata e la sua velocità di salita

Sono tutti elementi da considerare prima di accingersi a cuocere in proprio i nostri pezzi e li approfondiremo sicuramente in un prossimo intervento. ;-)



© Rossana Radaelli-20.05.07

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Dipingi che ti passa


E' così che si chiama il sito di Raffaella Dinale, una decoratrice romana che apre le porte della sua casa a chi voglia apprendere le tecniche di pittura su porcellana e ceramica

Un sito dall'aspetto un po' naif, apparentemente fatto in casa, che ben si adatta a fare da contenitore alle attività e alle opere di Raffaella Dinale, un'artista dallo stile schietto e semplice come semplice e spontanea sembra essere lei stessa. Basta infatti leggere la sua presentazione per accorgersene: Raffaella descrive la sua attività di decoratrice ed insegnante di pittura senza enfasi e senza vanterie, elencando sobriamente le cose che ha fatto o sta facendo e conclude con una nota nella quale afferma onestamente che i suoi lavori non sono frutto di ideazione personale ma sono ispirati alle opere di altri pittori, in particolare di Marjolein Bastin, un'acquarellista olandese...in un ambiente come quello di Internet, dove il plagio è il pane quotidiano per frotte di sedicenti "artisti" emergenti, una simile lealtà è degna di menzione!

I corsi di Raffaella Dinale sono rivolti a tutti ma, scorrendo la rassegna fotografica all'interno del sito, ci si accorge con piacere che sono soprattutto i bambini in età scolare a popolare le sue lezioni, segno che finalmente i nuovi medium atossici entrati in commercio hanno contribuito a vincere la diffidenza verso una forma di artigianato artistico ritenuto non scevro di pericoli per la salute...e guardateli, questi decoratori in erba, come mostrano orgogliosi le opere appena realizzate! :-)

Lo stile e le tecniche impiegate sono quelli della tradizione classica che prevedono il completamento del decoro attraverso più cotture: anche se ciò apparentemente sembra complicare il lavoro, in realtà è un buon approcio alla pittura su porcellana per chi deve ancora impararne le basi, perchè permette di portare a termine l'opera in più tappe, fissando ogni volta il risultato in modo che un eventuale errore non comprometta ciò che è già stato fatto.

Se non vi bastano le notizie sintetiche che trovate sul sito e vi occorrono altre informazioni sui suoi corsi, contattate direttamente Raffaella via e-mail...e se non abitate nelle vicinanze di Roma questa potrebbe essere l'occasione per godersi una vacanza all'insegna della creatività!




APPROFONDIMENTI

Dipingi che ti passa


© Rossana Radaelli-16.10.11

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Mini-glossario antipanico


L'ultimo articolo pubblicato sui pennelli, che parlava del pelo naturale, ha provocato una certa reazione da parte degli utenti...

Ho ricevuto e-mail di "protesta" alcune sconcertate altre velatamente critiche, che mi rimproveravano per aver dimenticato di citare alcuni tipi di pennello di fondamentale importanza nella pittura su porcellana, come il pennello Kolinsky o quello in pelo di vaio...

In verità non si è trattato di una dimenticanza: purtroppo, come ebbi occasione di dire nel pezzo introduttivo sulla testa del pennello, la terminologia che identifica i tipi di pelo è alquanto confusionaria, servendosi di vocaboli mediati da una lingua ad un'altra e spesso sinonimi tra loro.
Mi riservavo quindi di approfondire il problema in un successivo articolo ma, poichè le vostre richieste sono ancora "calde", vediamo di affrontare subito la questione. ;-)

Prima di tutto, poichè l'avvento di Internet ha allargato a oltreconfine la nostra potenzialità d'acquisto, sarà bene conoscere il significato di alcuni termini che ci capiterà d'incontrare visitando siti stranieri i quali, indipendentemente dal paese che li ospita, sono quasi sempre in inglese.
Eccovi quindi la traduzione delle voci più comuni:
Squirrel = Scoiattolo
Sable = Zibellino
Mongoose = Mangusta
Weasel
= Donnola

Va sottolineato però che donnola è il nome generico che viene dato ai mammiferi del genere mustela, che comprende tra gli altri martora, ermellino, puzzola, furetto, zibellino, visone...

Ad aumentare la confusione si aggiunga poi che, all'interno di ogni gruppo, esistono peli più o meno apprezzati che vengono quindi preferiti e distinti dagli altri: è il caso del pelo Kolinsky che altro non è se non pelo di martora particolarmente pregiato, e del pelo di Vaio, una specie di scoiattolo dal pelo morbidissimo al punto da essere utilizzato anche per i pennelli cosmetici.

Come si può vedere, i tipi di pelo che entrano in gioco nella fabbricazione dei pennelli sono sempre gli stessi...si tratta solo d'interpretare correttamente tutti i loro sinonimi!



© Rossana Radaelli-09.10.11

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Una passione per le rose...


...è ciò che spinge quest'artista malese a reinterpretarle in porcellana, non accontentandosi di dipingerle ma ricreandole in formato tridimensionale

Puan Hajjah Norehan Kassim ha iniziato il suo percorso creativo con la realizzazione di saponi e boquet floreali così non fa meraviglia che, una volta passata alla pittura su porcellana, abbia continuato a sviluppare in questa nuova attività la sua vocazione per i fiori.
Fiori di tutti i tipi e di tutti i colori, con una particolare predilezione per le rose, che sono diventate le protagoniste privilegiate delle sue opere.

Rose dipinte ma anche rose plasmate a mano nella pasta di porcellana e successivamente cotte e colorate: visitare la gallery di Norehan significa entrare in un giardino virtuale fatto di tinte vibranti, forme opulente, dettagli esasperati...l'impatto visivo è così intenso che pare quasi di sentire il profumo di questi fiori!

Dalla cura prestata ai particolari si intuisce anche che l'abilità tecnica dell'artista è frutto di lunga sperimentazione ed esperienza nel settore, non a caso Norehan è membro di prestigiose associazioni internazionali di pittura su porcellana e partecipa attivamente alla promozione di questa forma d'arte atraverso corsi e seminari rivolti non solo agli appassionati che desiderano migliorare la propria competenza ma anche a persone che, più o meno volontariamente, si trovino in condizioni di disoccupazione lavorativa: casalinghe, pensionati, ragazzi che hanno abbandonato la scuola, con lo scopo di aiutarli a ritrovare motivazioni e speranze atraverso l'apprendimento di un'attività che potrebbe diventare per loro una fonte di reddito alternativa.

L'mportante è per Norehan continuare a sperimentare, non abbattersi se il risultato del lavoro non soddisfa ma continuare a provare...è un insegnamento che non è valido solo per i suoi allievi ma per tutti noi! ;-)



APPROFONDIMENTI

Il sito di Puan Hajjah Norehan Kassim


I fiori dipinti


Le rose tridimensionali


© Rossana Radaelli-02.10.11

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