The China Decorator

Una rivista "storica" di decorazione su porcellana, dagli States direttamente a casa nostra

E' stato fondato nel 1956 questo magazine statunitense, vero punto di riferimento per tutti gli estimatori della pittura su porcellana, americani e non. La rivista è nata come un occasionale bollettino di notizie (in tempi odierni sarebbe stata una newsletter!) per fornire ai decoratori l'opportunità di restare aggiornati sulle iniziative nel settore, The China Decorator si è via via ampliata nel corso degli anni, trasformandosi da semplice mezzo di scambio di esperienze e modelli tra pochi appassionati locali in una rivista vera e propria, a cadenza bimestrale, con migliaia di abbonati in tutto il mondo.


L'impostazione editoriale è quella tipica del genere: grandi fotografie dei lavori accompagnate dalla riproduzione degli schizzi preparatori, che si possono fotocopiare ed ingrandire a piacere per riportare il disegno sul supporto scelto.


Non mancano naturalmente le spiegazioni dettagliate sulla tecnica impiegata e sui colori utilizzati anche se a noi decoratori italiani servono a poco, non tanto per l'oggettiva difficoltà di comprensione linguistica quanto per l'impossibilità di trovare l'esatta corrispondenza tra i nomi dei colori in inglese e quelli in italiano, che spesso sono diversi persino da un laboratorio all'altro! E se la cosa non ha nessun peso per chi ha una certa dimestichezza con la pittura e riconosce i colori "ad occhio", potrebbe tuttavia rappresentare un ostacolo per chi è alle prime armi ed ha bisogno di maggiori certezze!


Lo stile dei lavori illustrati è fedele al gusto d'oltreoceano che vuole protagoniste le tenui sfumature della tecnica square shaders. I soggetti? Molteplici! Tantissimi fiori ovviamente, alcuni paesaggi, uccellini e farfalle che spuntano qua e là...e poi le pagine stagionali che in questo periodo abbondano di Snowmen e Santa Klaus.


Nel complesso si tratta di un buon prodotto, vario quanto basta a soddisfare le esigenze di un'ampio numero di appassionati e dal prezzo abbordabile: l'abbonamento annuale per il nostro paese viene a costare 70 dollari, poco meno di 52 euro...potrebbe essere un'idea regalo per il prossimo Natale!


Ebbene, se farete un giro sul sito dell'editore, scoprirete un'altra allettante opportunità! Sono in vendita singolarmente le riproduzioni a colori dei lavori pubblicati dai più prestigiosi nomi della decorazione ceramica: Sonia Ames, Carlos Spina, Helen Humes, Ann Cline e tanti altri. Se non abbiamo l'intenzione di acquistare per intero i loro bellissimi ma costosissimi libri possiamo sempre ripiegare sulle stampe singole, quelle che gli americani chiamano studies e che, a quanto vedo, hanno un prezzo molto più basso che qui da noi....andate a dare un'occhiata e sappiatemi dire! ;-)


APPROFONDIMENTI

Il sito dell'editore

Il modulo per abbonarsi

Le stampe dei decoratori famosi

© Rossana Radaelli-10.12.06

Leggi tutto...

In punta di...dito

Accessori da cucito utilissimi, i ditali possono diventare delle vere e proprie opere d'arte in miniatura!

Sembra impossibile che lo spazio ristretto offerto dalla superficie esterna di un ditale possa diventare un mezzo di divulgazione artistica...eppure è proprio così! E non solo: quest'umile oggetto che è presente, celato in qualche cassetto, in tutte le case, può essere impreziosito a tal punto da diventare un vero e proprio pezzo da collezione.
Se poi il ditale è in porcellana rappresenta una vera sfida per il decoratore, che deve riuscire ad esprimere il meglio di sè in pochi centimetri quadrati!


Vediamo come se la sono cavata i creatori dei ditali che si trovano in rete:


I più comuni sono i souvenir


Ditali a doppia funzione!


Dall'Irlanda i decori celtici


Pezi da collezione


Tradizione britannica...


Per i più devoti...


Per tutti i gusti...


Bimba al ricamo


Una collezione completa


Inconfondibilmente Wedgwood


Ditali...araldici


© Rossana Radaelli-24.09.06

Leggi tutto...

Le ceramiche del sole

Allegre, coloratissime, con una millenaria tradizione alle spalle: sono le ceramiche di Caltagirone che hanno nella raffigurazione del sole il loro emblema più tipico

Caltagirone, cittadina siciliana situata a circa 70 km da Catania, ha origini antichissime: i primi reperti di manufatti ceramici ritrovati in zona risalgono addirittura al periodo neolitico!
Nel corso dei secoli numerose popolazioni si sono avvicendate sul suo territorio: siculi, greci, cretesi, arabi, normanni, spagnoli...e ciascuna di esse ha contribuito a scrivere un capitolo della storia artistica e culturale della città.


Si deve ai cretesi, ad esempio, l'adozione del tornio, che diede un notevole contributo allo sviluppo della produzione ceramica locale: tale novità ebbe un tale peso da essere considerata un e vero e proprio dono degli dei, come testimonia un vaso a cratere ritrovato in una necropoli del V° secolo a.C. che mostra un artigiano intento a lavorare al tornio sotto la supervisione della dea Athena.


Fu però solo con la dominazione saracena che le ceramiche di Caltagirone acquisirono le caratteristiche che si sono trasmesse sino ai giorni nostri e che le hanno rese famose ed apprezzate in tutto il mondo: colori brillanti tra i quali predominano il giallo, il verde e il blu cobalto e decori fantasiosi, a motivi geometrici o con figure del mondo animale e vegetale, il tutto reso più prezioso e lucente dall'applicazione dell'invetriatura, innovazione portata qui prorpio dagli arabi e diffusasi solo in tempi successivi nel resto dell'isola e sul continente.


E di origine moresca è anche il nome della città, derivato dall'arabo Cal'at Ghiran che significa Rocca dei Vasi: un po' augurio, un po' riconoscimento, un po' profezia.....riuscite a pensare a qualcos'altro di più appropriato?!


APPROFONDIMENTI

Siad Ceramiche

Terra e colori di Caltagirone

Un negozio virtuale


© Rossana Radaelli-06.06.06

Leggi tutto...

Dubbi sul delineo

Che colore si usa per il delineo e quale consistenza deve avere? Servono pennini particolari? Come si caricano?

Le domande su questo argomento mi sono giunte da più persone, segno che i lavori a pennino sono ancora molto seguiti e spesso sono il punto di partenza di chi inizia a decorare la porcellana.


Vediamo di rispondere con ordine...


Per ottenere il delineo si usano i normali colori da terzo fuoco allungati con l'olio da delineo, la tinta tradizionale è il nero anche se personalmente preferisco il bruno scuro che, oltre a conferire un aspetto più morbido e anticato al disegno, è visivamente più leggero ed eventuali incertezze del tratto si notano meno.


La consistenza deve essere abbastanza liquida, come quella di un inchiostro di china un po' più denso, perchè le linee devono essere sottili ma non semi-trasparenti (a meno che non si voglia ottenere l'effetto di un acquerello).


Non servono pennini speciali per il delineo, anzi, è bene evitare le forme strane ed usare i normali pennini per inchiostro che si trovano in cartoleria, come quelli illustrati in questo articolo.


Per finire il pennino non va caricato semplicemente intingendolo nel delineo bensì il colore deve essere raccolto usando il pennino come se fosse una sorta di cucchiaino: in questo modo la carica di colore durerà più a lungo e non ci pianterà in asso a metà di una linea costringendoci ad antipatiche giunzioni.


© Rossana Radaelli-07.06.07

Leggi tutto...

Rome University of Fine Arts

La Libera Accademia di Belle Arti di Roma è un istituto polivalente che affianca ai tradizionali corsi di formazione artistica professionale anche corsi liberi per allievi di tutte le età

La R.U.F.A. è un'accademia di Belle Arti a gestione privata, legalmente riconosciuta, che conferisce un titolo di studio equivalente a quello dell'Accademia di Stato, della quale adotta gli stessi programmi ministeriali.


Secondo quanto afferma il suo direttore, l'architetto Fabio Mongelli, questa scuola "è nata con l'intento di fondere, a livello interdisciplinare, i valori rinascimentali dell'arte con i principi di una nuova ricerca artistica destinata ad una società proiettata verso il terzo millennio".
Essa infatti è dotata sia di attrezzature didattiche tradizionali sia di modernissimi laboratori per l'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, finalizzate alla futura collocazione dell'allievo nel mondo del lavoro.


Accanto ai corsi accademici "classici" di pittura, scultura, decorazione, la R.U.F.A. offre corsi di scenografia, grafica, arte cinematografica e televisiva, tutti di durata triennale.


Vi sono poi i corsi professionali di grafica pubblicitaria ed arredamento d'interni di durata annuale che conferiscono un Attestato di Qualifica professionale valido ai fini dell'avviamento al lavoro e dell'inquadramento aziendale.


Infine per coloro che devono conciliare l'apprendimento con preesistenti impegni personali o lavorativi sono previsti corsi liberi a durata variabile, annuale o trimestrale.
Fra questi ultimi vi segnalo, ovviamente, il corso di pittura su porcellana e un'iniziativa destinata agli artisti in erba: la Yunior Art Academy, un corso di pittura e disegno riservato ai bambini dai 5 ai 12 anni.


APPROFONDIMENTI

Rome University of Fine Arts

Il corso di pittura su porcellana

© Rossana Radaelli-29.04.06

Leggi tutto...

Appuntamenti autunnali

Finite per tutti -o quasi!- le vacanze prepariamoci a riconquistare, all'interno della routine giornaliera, uno spazio da dedicare al nostro hobby preferito...

Abbiamo riposto valigia e trolley, abbiamo messo in naftalina asciugamani da spiaggia e costumi, abbiamo spolverato di talco pinne e salvagenti, abbiamo spazzolato gli scarponi da trekking, abbiamo chiuso in un cassetto tutti i ricordi di viaggio e.....siamo pronti a ritirar fuori pennelli e colori!
Prima però approfittiamo delle prossime manifestazioni dedicate alla creatività: saranno l'occasione per aggiornarci sulle tendenze del momento e per trovare idee da copiare.


Ecco un elenco delle principali fiere in programma sul territorio nazionale: segnamole in agenda per ricordarci, se possibile, di andare a farci una visita!


Manualmente
Centro espositivo del Lingotto di Torino: dal 30 settembre al 3 0tt0bre


Hobby Show Roma
Fiera di Roma: nei giorni 1-2-3 ottobre


Hobby Show Milano
Fiera Milanocity: nei giorni 15-16-17 ottobre


Abilmente
Fiera di Vicenza: dal 21 al 24 ottobre


Il mondo creativo
Fiera di Bologna: nei giorni 19 - 20 - 21 novembre


Country life
VeronaFiere: dal 3 al 8 dicembre


© Rossana Radaelli-12.09.06

Leggi tutto...

La galleria di Helen Humes

Un mini-sito per una maxi-artista...perchè la qualità non ha bisogno di scenografie particolari!

Quello di Helen Humes, decoratrice ed insegnante da quasi quarant'anni, non è un sito vero e proprio, ma una paginetta ospitata da Porcelain Painters International Online, il punto di riferimento in Rete per tutti gli appassionati di pittura su porcellana.


Eppure Helen non ha bisogno d'altro, non le necessitano grandi spazi o effetti speciali, tutto ciò che le serve è un posticino dove poter mostrare i suoi dipinti!
Sono essi, infatti, i protagonisti assoluti di questo angolo incantato, essi sono che ci raccontano una storia delicata fatta di tinte tenui, velature trasparenti, eteree sfumature, ottenute con grande abilità tecnica, progettazione meticolosa, molta pazienza e...con l'aiuto del terzo fuoco.


Helen Humes dipinge infatti con la tecnica Square Shaders, molto apprezzata tra i decoratori americani, che consiste nella realizzazione del dipinto attraverso varie tappe, a ciascuna delle quali viene fatta seguire una cottura. Con questa metodica il decoro viene ottenuto mediante la sovrapposizione di strati sottilissimi -quasi trasparenti!- di colore che aumenta d'intensità ad ogni nuova cottura.


Il risultato finale è molto simile a quello prodotto con la pittura ad olio molle, anche se le due tecniche impiegate sono agli antipodi.
Chi ha provato a frequentare i corsi di decorazione presso qualche laboratorio ceramico, si sarà probabilmente imbattuto in qualche scheda di Helen, utilizzata come modello anche da chi dipinge ad olio molle! E non solo: il gusto un po' datato (non foss'altro che per questioni anagrafiche!) di quest'artista si presta altrettanto bene alle tecniche classiche, in stile Limoges, che fanno grande uso di ghirigori dorati e rifiniture a pennino...


Cosa aspettiamo, allora? Corriamo a visitare la pagina di Helen...qualche idea da copiare la troveremo di sicuro!


APPROFONDIMENTI

Helen Humes Studio


© Rossana Radaelli-03.02.07

Leggi tutto...

Dipingere ad olio molle: la stesura del fondo

La pittura ad olio molle su porcellana è una tecnica relativamente recente e forse non tutti sanno che la metodica esecutiva è molto differente da quella impiegata nelle tecniche tradizionali

Non si tratta infatti di usare semplicemente un medium diverso ma di procedere al decoro atraverso tappe diverse, che sono condizionate proprio dal mezzo impiegato e sono determinanti per la riuscita del lavoro. A dispetto dunque dell'apparente spontaneità del risultato finale, anche questo tipo di pittura, come tutte le tecniche di decorazione su porcellana, richiede una accurata pianificazione teorica per essere messa in pratica!

Il primo ostacolo che si trova ad affrontare il neofita dell'olio molle, e questo vale anche per chi abbia alle spalle una precedente esperienza di decorazione tradizionale, è la maggiore difficoltà a far aderire il colore sulla superficie ceramica a causa delle proprietà intrinsiche del medium che rendono più scivoloso l'impasto. A ciò si rimedia con la stesura di un fondo di base in tinta neutra che facilita l'attecchimento delle successive pennellate del decoro: solitamente si usa il color avorio che non ha incompatibilità chimica con le altre tinte e non ne compromette il risultato cromatico.

Anche il modo di stendere il fondo deve seguire una precisa metodica: dopo aver abbozzato il disegno con la matita vetrografica, se ne riempie tutta la superficie di contorno con l'avorio, che va steso con pennellate corte e incrociate, a pressione diversificata. Ad una prima serie di tocchi piatti -con pennello appoggiato per i suoi due terzi- che hanno il compito di depositare il colore, fa seguito, la spolveratura, che serve ad uniformare il colore e che viene eseguita con passaggi trasversali della punta del pennello, impugnato nella parte terminale del manico affinché il tocco sia più leggero. Alcuni decoratori sono soliti definire questo duplice movimento incrociato come effetto trama-ordito perchè ricorda l'incrociarsi dei fili in un tessuto.

Dopo aver completato il riempimento del fondo sul contorno del disegno è necessario effettuare la stessa operazione per l'interno del decoro: in questo caso la procedura è la stessa e cambierà soltanto il colore impiegato, che sceglieremo di tinta analoga al decoro finale ma un po' più chiaro. Ne basterà una sola tonalità per i particolari meno rilevanti, ad esempio per le foglie in una composizione floreale, ne occorreranno invece almeno due varianti per gli elemeti più importanti del dipinto, ad esempio i fiori o i frutti: una tinta più chiara a riempire le zone in luce, l'altra più scura per le zone in ombra. Guardate come si presentava nella sue prime fasi di lavorazione uno dei piattini con frutta della mia Gallery:

Fondo preparatorio nella tecnica ad olio molle

Sarà su questo abbozzo in tinte tenui, che appare come una fotografia sfuocata, che si svilupperà la successiva fase della decorazione.

© Rossana Radaelli-04.10.06

Leggi tutto...