All'ultimo minuto...


Ecco un'idea da copiare in fretta, semplice e veloce, per aggiungere il tocco natalizio agli ambienti domestici

Anche se in questo periodo dell'anno le decorazioni natalizie non mancheranno certo nelle nostre case, sarebbe bello aggiungervi anche qualcosa di originale e prezioso come lo può essere solo un oggetto dipinto a mano...
Che ne dite, ad esempio, di un portavaso per l'albero di Natale o per la poinsettia, la bellissima pianta conosciuta con il nome di stella di Natale, che in questi giorni rappresenta un classico e gradito dono per tutte le padrone di casa?

Però, visto che manca solo una settimana al Natale, occorre scegliere un progetto facile e veloce da concretizzare....vi propongo questo:



Per realizzarlo potremmo delaccare la sagoma dell'albero e colorare il fondo con tamponato, quindi rifinire con l'oro dopo la prima cottura.

Oppure, se volessimo limitare ad una le passate in forno, potremmo, una volta eliminato il delacco, lasciare in bianco la sagoma stilizzata dell'albero di Natale o ancora evitare il tamponato e dipingere a pennello il disegno...

Insomma le varianti possibili di questo semplice ma efficace decoro sono davvero tante e ci permetteranno di ottenere in breve tempo e con poco impegno un'oggetto unico e pregiato con il quale abbellire la nostra casa o da regalare alla mamma o ad un'amica insieme alla tradizionale poinsettia.

Se l'idea vi piace ma non avete il tempo o la voglia di metterla in pratica con le vostre mani, sappiate che il portavaso si può acquistare online, basta seguire il link facendo click sull'immagine. ;-)



© Rossana Radaelli-18.12.11

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Dipingere per professione


Mary Belle Cordell è un esempio di come si possa mettere a frutto una modesta attitudine artistica per inventarsi un lavoro ben remunerato

Mi capita spesso, girando in Internet, d'imbattermi nei siti di decoratori professionisti dove viene dato più risalto all'aspetto commerciale che artistico delle opere esposte.
Succede soprattutto per gli artisti americani, vuoi perchè sono più portati ideologicamente a monetizzare e capitalizzare il proprio lavoro, vuoi perchè la legislazione del loro paese favorisce la libera iniziativa.
Fatto sta che più di una volta vi ho segnalato i siti di decoratrici americane che si pongono più come donne d'affari che come artiste.

Non vi è nulla di male in ciò, lo sappiamo tutti che non si vive di sola arte e non possiamo che ammirare l'intraprendenza di chi ha saputo convogliare la propria passione verso un obiettivo concreto.
Semmai si resta alquanto perplessi quando ci si imbatte in siti come quello di Mary Belle Cordell, un ambiente sicuramente professionale dove le varie sezioni illustrano le opere realizzate ed i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni dall'autrice...

Se avessimo potuto esaminare i suoi dipinti su porcellana senza sapere chi li avesse eseguiti, probabilmente, a causa del tratto poco limpido, delle imprecisioni nelle proporzioni e della pennellata un po' sporca avremmo concluso che si trattava delle opere di un hobbista dotato ma ancora in fase di apprendimento...
Invece scopriamo che la Cordell ha un curriculum vitae di oltre un centinaio di righe, nel quale vengono meticolosamente elencati premi e riconoscimenti, partecipazioni a mostre e concorsi, associazioni a cui è iscritta, donazioni di opere che ha effettuato a scopo benefico, pubblicazioni in cui è comparsa...e così via.

In altre sezioni del sito scopriamo che tiene corsi di pittura presso associazioni e musei, crea gioielli in porcellana che sono reclamizzati alla TV e che le sue opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni private, non ultima quella della famosa scrittrice di thriller Mary Higgins Clark.
Insomma la Sig.ra Cordell sarà pure una modesta artista ma è una grande pierre! ;-)

Ecco perchè vi segnalo il suo sito: ricevo spesso via e-mail richieste di consigli su come riuscire a vendere i propri lavori e non so mai cosa rispondere poichè per me dipingere resta una passione fine a se stessa, un'attività che mi diverte, mi rilassa e mi aiuta a staccare dalla routine quotidiana fatta di un lavoro impegnativo (quello che mi da da vivere) e di mille impegni ed incombenze familiari.
Dipingo nei ritagli di tempo e metto tanta cura nella realizzazione di un pezzo che, una volta cotto, non potrei mai privarmene in cambio di semplice denaro! ;-)

Ma se per voi non è così, se vi alletta la possibilità di mettervi in commercio, allora l'esempio di Mary Belle Cordell non può che esservi d'aiuto.
Buona visita!



APPROFONDIMENTI

Il sito di Mary Belle Cordell


© Rossana Radaelli-04.12.11

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Semplicità vincente


Ovvero come ottenere decorazioni gradevoli avendo un budget limitato e senza essere esperti nell'arte ceramica...

Mi è capitato spesso d'incontrare persone che, dichiarandosi affascinate dalla pittura su porcellana, vorrebbero provare ad applicarvisi ma che vi rinunciano preoccupate dai costi di acquisto dell'attrezzatura necessaria e dal timore di non essere abbastanza dotate...la pensate anche voi così?

Allora il sito di Bonnie che vi segnalo oggi vi farà ricredere!
Potrete trovarvi infatti delle decorazioni semplicissime da realizzare ma molto piacevoli a vedersi, come ad esempio questa:



Sono state tutte ottenute con i pennarelli per porcellana che fanno parte della linea Porcelain 150 dell'azienda francese Pebeo, una serie di prodotti e colori di diverso tipo (medium, colori liquidi, colori in tubetto, etc.) che hanno in comune la caratteristica di poter essere fissati nel forno domestico alla temperatura di 150 gradi (ecco spiegato il loro nome!)
Sono facilmente reperibili in colorificio, sono disponibili in diverse tinte e costano pochi euro così da permettere a chiunque, anche ai bambini, di provare a cimentarsi con un supporto di decorazione particolare come la porcellana senza spendere un capitale per attrezzarsi e senza doversi impegnare nel lungo apprendistato che la pittura tradizionale richiede.

E per coloro che invece hanno già una certa pratica di decorazione ceramica?
Credo allora che non avranno nessuna difficoltà ad intepretare a pennino o anche a pennello questi semplici ghirigori, divertendosi a realizzare qualcosa di diverso dai classici decori ai quali sono abituati.




APPROFONDIMENTI

Ghirigori sul vasellame


© Rossana Radaelli-20.11.11

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Piatti decorativi


Una rassegna di piatti di stili e forme diverse per offrire nuove idee a chi è in cerca d'ispirazione

Tutte le aziende produttrici di manufatti in porcellana hanno a catalogo piatti decorativi, fatti non per essere usati ma per essere solo guardati, non hanno uno scopo pratico se non quello di essere appesi al muro per abbellire le pareti domestiche.
Sicuramente tutti noi ne abbiamo in casa qualcuno!

In questo libro di Jim e Susan Harran sono raccolti centinaia di esempi di tali piatti, suddivisi per area geografica, con soggetti che spaziano dal ritratto al paesaggio, dai fiori agli uccelli, dagli animali selvatici ai frutti: una rassegna composta da oltre un migliaio di fotografie a colori!

Cenni storici sull'arte ceramica e una rigorosa catalogazione e definizione dei marchi accompagnano le illustrazioni, rendendo il volume appetibile non solo per gli appassionati ma anche per i collezionisti alla ricerca d' informazioni.

Se siete a corto d'ispirazione e sentite il bisogno di qualche nuovo stimolo visivo, questo libro fa al caso vostro: impossibile infatti resistere alla tentazione di prendere in mano pennelli e colori per riprodurre almeno qualcuno di questi piatti!



APPROFONDIMENTI

Decorative plates


© Rossana Radaelli-30.10.11

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Cuocere ad arte


Infornare a 180 gradi per 30 minuti...quante volte l'abbiamo letto nelle ricette di cucina?

Possono cambiare, naturalmente, i dati di temperatura e tempo ma le istruzioni degli chef si concludono quasi tutte così.
Chi ha provato a metterle in pratica, però, sa bene quanto poco attendibili siano questi valori: il più delle volte è la nostra personale esperienza con i nostri personali elettrodomestici che ci fa levare il manicaretto dal forno al momento giusto, non prima che sia completamente cotto ma sicuramente prima che si bruci!

Con il forno da ceramista avviene più o meno la stessa cosa....con lo svantaggio che in questo caso di solito non possiamo guardare all'interno del forno durante la cottura e non possiamo fare la prova dello stuzzicadente! ;-)


La conclusione alla quale intendevo arrivare con questo preambolo è che, nonostante esistano delle tabelle che riportano le temperature ottimali ed i tempi di cottura a terzo fuoco, non bisognerebbe prenderle troppo alla lettera perchè ogni forno per ceramica è un caso a sè, proprio come il forno della nostra cucina, e ci sono tutta una serie di situazioni che ne possono influenzare e condizionare le prestazioni.

Il risultato della cottura sarà perciò assoggettato a fattori quali:
-La marca ed il modello del forno
-Il tipo di alimentazione
-L'ambiente nel quale è collocato
-La capienza ed il carico di cottura
-La temperatura impostata e la sua velocità di salita

Sono tutti elementi da considerare prima di accingersi a cuocere in proprio i nostri pezzi e li approfondiremo sicuramente in un prossimo intervento. ;-)



© Rossana Radaelli-20.05.07

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Dipingi che ti passa


E' così che si chiama il sito di Raffaella Dinale, una decoratrice romana che apre le porte della sua casa a chi voglia apprendere le tecniche di pittura su porcellana e ceramica

Un sito dall'aspetto un po' naif, apparentemente fatto in casa, che ben si adatta a fare da contenitore alle attività e alle opere di Raffaella Dinale, un'artista dallo stile schietto e semplice come semplice e spontanea sembra essere lei stessa. Basta infatti leggere la sua presentazione per accorgersene: Raffaella descrive la sua attività di decoratrice ed insegnante di pittura senza enfasi e senza vanterie, elencando sobriamente le cose che ha fatto o sta facendo e conclude con una nota nella quale afferma onestamente che i suoi lavori non sono frutto di ideazione personale ma sono ispirati alle opere di altri pittori, in particolare di Marjolein Bastin, un'acquarellista olandese...in un ambiente come quello di Internet, dove il plagio è il pane quotidiano per frotte di sedicenti "artisti" emergenti, una simile lealtà è degna di menzione!

I corsi di Raffaella Dinale sono rivolti a tutti ma, scorrendo la rassegna fotografica all'interno del sito, ci si accorge con piacere che sono soprattutto i bambini in età scolare a popolare le sue lezioni, segno che finalmente i nuovi medium atossici entrati in commercio hanno contribuito a vincere la diffidenza verso una forma di artigianato artistico ritenuto non scevro di pericoli per la salute...e guardateli, questi decoratori in erba, come mostrano orgogliosi le opere appena realizzate! :-)

Lo stile e le tecniche impiegate sono quelli della tradizione classica che prevedono il completamento del decoro attraverso più cotture: anche se ciò apparentemente sembra complicare il lavoro, in realtà è un buon approcio alla pittura su porcellana per chi deve ancora impararne le basi, perchè permette di portare a termine l'opera in più tappe, fissando ogni volta il risultato in modo che un eventuale errore non comprometta ciò che è già stato fatto.

Se non vi bastano le notizie sintetiche che trovate sul sito e vi occorrono altre informazioni sui suoi corsi, contattate direttamente Raffaella via e-mail...e se non abitate nelle vicinanze di Roma questa potrebbe essere l'occasione per godersi una vacanza all'insegna della creatività!




APPROFONDIMENTI

Dipingi che ti passa


© Rossana Radaelli-16.10.11

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Mini-glossario antipanico


L'ultimo articolo pubblicato sui pennelli, che parlava del pelo naturale, ha provocato una certa reazione da parte degli utenti...

Ho ricevuto e-mail di "protesta" alcune sconcertate altre velatamente critiche, che mi rimproveravano per aver dimenticato di citare alcuni tipi di pennello di fondamentale importanza nella pittura su porcellana, come il pennello Kolinsky o quello in pelo di vaio...

In verità non si è trattato di una dimenticanza: purtroppo, come ebbi occasione di dire nel pezzo introduttivo sulla testa del pennello, la terminologia che identifica i tipi di pelo è alquanto confusionaria, servendosi di vocaboli mediati da una lingua ad un'altra e spesso sinonimi tra loro.
Mi riservavo quindi di approfondire il problema in un successivo articolo ma, poichè le vostre richieste sono ancora "calde", vediamo di affrontare subito la questione. ;-)

Prima di tutto, poichè l'avvento di Internet ha allargato a oltreconfine la nostra potenzialità d'acquisto, sarà bene conoscere il significato di alcuni termini che ci capiterà d'incontrare visitando siti stranieri i quali, indipendentemente dal paese che li ospita, sono quasi sempre in inglese.
Eccovi quindi la traduzione delle voci più comuni:
Squirrel = Scoiattolo
Sable = Zibellino
Mongoose = Mangusta
Weasel
= Donnola

Va sottolineato però che donnola è il nome generico che viene dato ai mammiferi del genere mustela, che comprende tra gli altri martora, ermellino, puzzola, furetto, zibellino, visone...

Ad aumentare la confusione si aggiunga poi che, all'interno di ogni gruppo, esistono peli più o meno apprezzati che vengono quindi preferiti e distinti dagli altri: è il caso del pelo Kolinsky che altro non è se non pelo di martora particolarmente pregiato, e del pelo di Vaio, una specie di scoiattolo dal pelo morbidissimo al punto da essere utilizzato anche per i pennelli cosmetici.

Come si può vedere, i tipi di pelo che entrano in gioco nella fabbricazione dei pennelli sono sempre gli stessi...si tratta solo d'interpretare correttamente tutti i loro sinonimi!



© Rossana Radaelli-09.10.11

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Una passione per le rose...


...è ciò che spinge quest'artista malese a reinterpretarle in porcellana, non accontentandosi di dipingerle ma ricreandole in formato tridimensionale

Puan Hajjah Norehan Kassim ha iniziato il suo percorso creativo con la realizzazione di saponi e boquet floreali così non fa meraviglia che, una volta passata alla pittura su porcellana, abbia continuato a sviluppare in questa nuova attività la sua vocazione per i fiori.
Fiori di tutti i tipi e di tutti i colori, con una particolare predilezione per le rose, che sono diventate le protagoniste privilegiate delle sue opere.

Rose dipinte ma anche rose plasmate a mano nella pasta di porcellana e successivamente cotte e colorate: visitare la gallery di Norehan significa entrare in un giardino virtuale fatto di tinte vibranti, forme opulente, dettagli esasperati...l'impatto visivo è così intenso che pare quasi di sentire il profumo di questi fiori!

Dalla cura prestata ai particolari si intuisce anche che l'abilità tecnica dell'artista è frutto di lunga sperimentazione ed esperienza nel settore, non a caso Norehan è membro di prestigiose associazioni internazionali di pittura su porcellana e partecipa attivamente alla promozione di questa forma d'arte atraverso corsi e seminari rivolti non solo agli appassionati che desiderano migliorare la propria competenza ma anche a persone che, più o meno volontariamente, si trovino in condizioni di disoccupazione lavorativa: casalinghe, pensionati, ragazzi che hanno abbandonato la scuola, con lo scopo di aiutarli a ritrovare motivazioni e speranze atraverso l'apprendimento di un'attività che potrebbe diventare per loro una fonte di reddito alternativa.

L'mportante è per Norehan continuare a sperimentare, non abbattersi se il risultato del lavoro non soddisfa ma continuare a provare...è un insegnamento che non è valido solo per i suoi allievi ma per tutti noi! ;-)



APPROFONDIMENTI

Il sito di Puan Hajjah Norehan Kassim


I fiori dipinti


Le rose tridimensionali


© Rossana Radaelli-02.10.11

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Pennelli in pelo naturale


Sono i meno innovativi e i più costosi eppure continuano ad essere i preferiti da parte dei decoratori, in parte per la loro indubbia qualità e in parte per l'abitudine consolidata dall'uso

I pennelli in pelo naturale hanno origine antichissima: sembra addirittura che la loro invenzione sia avvenuta in Cina nel III secolo avanti Cristo! E sebbene abbiano subito nel tempo una prevedibile evoluzione sia nella struttura che nei metodi di fabbricazione, il pelo di cui sono costituiti è rimasto praticamente invariato.

Due sono le principali categorie di pelo naturale impiegate nella produzione dei pennelli da belle arti: il pelo rigido ed il pelo morbido.
Al primo gruppo appartengono peli di varia origine (setole di maiale, setole di cinghiale, crine di cavallo) che però vengono tutti comunemente definiti con il termine generico di setole. Esse, che possono avere colore bianco, grigio o nero sono impiegate per la fabbricazione dei pennelli per bricolage o per la pittura su tela perchè la loro scarsa elasticità non è adatta alle altre tecniche di pittura.



Più nutrito ed eterogeneo è il gruppo dei peli morbidi provenienti dal mantello di vari animali, dai più comuni come il bue e la capra ai più rari come visone e zibellino, senza disdegnare le specie a diffusione intermedia come scoiattolo e martora.
E' superfluo sottolineare che quanto più pregiato è il pelo e tanto più costoso sarà il pennello che ne deriva, piuttosto è opportuno rilevare che il pelo degli animali da pelliccia è anche il più morbido, fine ed elastico così che la qualità del pennello sarà migliore.

I pennelli in pelo di bue, che ha colore bruno, nero o marrone, sono i più economici di questo gruppo e nell'ambito della pittura su porcellana sono impiegati principalmente come accessori, ad esempio per stendere il delacco o per tirare e sfumare il colore nelle tecniche tradizionali.



I pennelli in martora sono ricavati dal pelo della coda dell'animale, dal caratteristico colore bruno dorato e lucido, e rappresentano la scelta per eccellenza nelle tecniche tradizionali di pittura su ceramica perchè sono piuttosto elastici e mantengono la loro forma anche se carichi di colore.



I pennelli in pelo di scoiattolo sono ottenuti anch'essi dal pelo della coda dell'animale che è bruno, lucente e morbidissimo. Nella decorazione ceramica sono utilizzati soprattutto nelle tecniche impressioniste e square shaders che richiedono una maggiore adattabilità del pelo alla pressione esercitata nella pennellata.



I pennelli in pelo di capra sono impiegati principalmente nella realizzazione dei pennelli cosmetici perchè sono molto morbidi e vaporosi. In natura sono di colore bianco-grigio ma vengono tinti di nero durante il processo di fabbricazione perchè il loro colorito originale è giudicato poco gradevole esteticamente. Nella pittura su porcellana trovano collocazione nella produzione dei cosiddetti bombasini, quei pennelli grossi e tondeggianti che servono a tirare il colore nelle tecniche tradizionali:



Come già rilevato in un precedente articolo, esistono oggi pennelli in fibra sintetica che possono sostituire degnamente gli equivalenti in pelo naturale, tuttavia non sono ancora riusciti ad affermarsi nel settore ceramico, notoriamente tradizionalista. Può darsi che la situazione possa cambiare in futuro ma per ora se, siete soliti a fare acquisti in un laboratorio ceramico invece che in colorificio o in cartoleria, troverete lì esclusivamente pennelli in pelo naturale...quindi è meglio che siate preparati in materia! ;-)



© Rossana Radaelli-25.09.11

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Laboratori ceramici


Prendo spunto da un recente quesito di Antonella E. per chiedervi di contribuire ad arricchire le pagine di questa Guida con informazioni utili a tutti noi..

Ricevo spesso via e-mail domande di chiarimenti sugli argomenti trattati negli articoli della Guida o richieste di informazioni in merito a tecniche e materiali per la pittura su porcellana.
Solitamente, grazie all'esperienza maturata in oltre vent'anni di attività, riesco a dare delle risposte sensate...o almeno spero! ;-)

Mi mettono invece in difficoltà quegli utenti che mi chiedono di consigliare loro un laboratorio ceramico vicino a casa dove potersi recare a fare acquisti o portare a cuocere i loro pezzi dipinti.
Il mio imbarazzo nasce da una duplice motivazione: da una parte ho sempre il timore che suggerire un negozio piuttosto che un altro possa far presupporre un qualche mio recondito interesse e dall'altra sono oggettivamente impossibilitata a conoscere l'ubicazione di tutti i laboratori ceramici distribuiti sul territorio nazionale!

Ecco quindi che vi chiedo di venirmi in aiuto: dove portate a cuocere i vostri lavori? Dove acquistate i materiali per dipingere? Siete soddisfatti del servizio che vi viene offerto e lo consigliereste ad altri?

Mandatemi le vostre segnalazioni e le pubblicherò sulle pagine di questa Guida...Internet è una vera miniera d'informazioni e ci si trova di tutto, ma forse quel negozietto vicino a casa gestito da un abile artigiano non ha un sito Web e rischia di restare sconosciuto ai più, anche a quelli che abitano in un altro quartiere della città e che, sapendo della sua esistenza, ne potrebbero diventare clienti!

Un grazie di cuore a tutti quelli che vorranno condividere le loro esperienze con gli altri utenti della Guida di pittura su porcellana!


VUOI SEGNARE UN LABORATORIO O UN NEGOZIO DI TUA FIDUCIA?
Scrivimi!



© Rossana Radaelli-18.09.11

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China Paint and Overglaze


Un libro che guarda alla decorazione su ceramica e porcellana attraverso gli occhi di un pittore: i risultati che ne scaturiscono sono sorprendenti!

Paul Lewing ha iniziato a dipingere ad olio su tela all'età di otto anni e, se vogliamo prestar fede a ciò che egli stesso afferma nella prefazione del libro, ha iniziato a vendere i primi quadri a dieci! Ciò attesta, oltre uno spiccato senso degli affari tipicamente americano, :-) un'indubbia esperienza in campo artistico!
Esperienza che è andata maturando nel tempo grazie agli studi mirati effettuati prima al college e successivamente all'università, avendo per maestro uno dei più noti ceramisti americani, e che è proseguita poi nel lavoro di decoratore di piastrelle e murales, intrapreso nel 1986.

Grazie a questo suo praticantato personale e alla frequentazione degli artisti-artigiani della Washington Potters' Association, della quale è anche stato presidente, Paul Lewing è riuscito a raccogliere nelle 248 pagine del suo libro quanto di meglio possa offrire la decorazione ceramica contemporanea.

Il volume è abbastanza inconsueto nel suo genere perchè illustra il lavoro di ceramisti diversi, ciascuno con il proprio stile ed il proprio metodo operativo, così che risulta un compendio completo di tutto ciò che si può realizzare con la pittura sovrasmalto.

Una cura particolare viene riservata alle notazioni tecniche, nella prefazione infatti l'autore ci racconta: - Non ho mai preso lezioni di pittura su porcellana, così ho sempre fatto un sacco di cose sbagliate...nello scivere questo libro ho cercato perciò di spiegare le tecniche ceramiche tradizionali rivedute sulla base delle mie esperienze personali...-.

E più avanti ci dice: - Una volta apprese le caratteristiche dei medium la decorazione ceramica diventa un vero piacere...Prima di tutto però occorre pensare ad essa come vera pittura e non come semplice decorazione perchè qualsiasi effetto si possa ottenere con le varie tecniche di pittura (olio, acquerello, acrilico, inchiostro) lo si può ottenere anche nella pittura su porcellana...-
E le immagini a corredo del volume sono in grado di provare questa sua affermazione!

Un libro davvero interessante che si conclude con un pratico glossario dove è possibile trovare la spiegazione dei termini più usati in ambito ceramico...una risorsa in più che soddisferà coloro che frequentando i siti degli artisti di lingua inglese possono trovarsi in difficoltà nella traduzione dei termini prettamente tecnici.




APPROFONDIMENTI

China Paint and Overglaze


© Rossana Radaelli-11.09.11

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Le ceramiche della Rocca


Una collezione di oltre trecento manufatti esposta ad Angera nella cornice della Rocca Borromeo, uno dei luoghi più ammalianti e suggestivi del Lago Maggiore

Raro esempio in Italia di castello medievale perfettamente conservato, la Rocca Borromeo si erge su una collina alle spalle di Angera, sulla sponda lombarda del Verbano meridionale; dalla cima della sua Torre Castellana si gode di una vista mozzafiato a 360 gradi sul lago e sull'entroterra che lo circonda.



Se non bastasse questo stupendo panorama ad allettare il visitatore e a spingerlo ad avventurarsi sull'impervia stradina che si snoda nel bosco per raggiungerla, la Rocca offre ad appassionati e curiosi altre attrattive.

La più nota è senza dubbio il Museo della Bambola e del Giocattolo, il più importante del genere in Europa, con l'esposizione di oltre 1.500 pezzi che testimoniano l'evoluzione del gioco infantile, ma anche del costume sociale che lo accompagna, dal XVIII secolo ai giorni nostri.
Meno conosciuta ma non meno interessante è la ricostruzione negli ambienti esterni di un orto-giardino medievale così come esso viene desunto dai manoscritti dei naturalisti dell'epoca.


Infine, da un paio d'anni a questa parte, c'è un motivo in più per visitare le sale della Rocca: la raccolta di maioliche e porcellane provenienti dalla donazione della nobildonna francese Madame Gisèle Brault-Peschè. Si tratta di una collezione di oltre trecento esemplari di provenienza europea, prevalentemente francese, ma anche persiana e cinese.

Tra gli elementi di maggior pregio, tutti esposti nella Sala della Mitologia, possiamo annotare un raro Delft Dorè olandese con le caratteristiche decorazioni in blu, rosso ed oro d'ispirazione orientale, alcuni piatti spagnoli di scuola moresca a smalti irridescenti, le ceramiche di Nevers del XVIII secolo dipinte con scene bucoliche o galanti, i piatti di Moustiers, cittadina delle Alpi francesi, con curiosi soggetti caricaturali o patriottici ed alcuni pezzi della Compagnia delle Indie.



Nell'esposizione dei manufatti i curatori della mostra hanno scelto di rispettare l'ambientazione originaria che essi avevano nella casa di Madame Brault-Peschè a Tours, dove rivestivano le pareti del salotto come una sorta di tappezzeria tridimensionale, ciò però, unito all'effetto di riflesso prodotto dal vetro della teca protettiva, penalizza la visibilità dei pezzi situati più in alto.

Nel complesso comunque, sia per la rarità e la buona conservazione degli esemplari che per la suggestiva collocazione logistica, la raccolta di maioliche di Angera merita sicuramente una visita, che va programmata tenendo conto che la Rocca Borromeo rimane aperta al pubblico solo durante la bella stagione, che per il 2011 va dal 26 marzo al 23 ottobre.




APPROFONDIMENTI

Il sito della Rocca Borromeo



© Rossana Radaelli-21.08.11

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Notizie fresche di giornata


Dedicato agli appassionati di arte ceramica questo sito americano ci offre un aggiornamento costante sulle novità del settore

Ceramic Arts Daily è una communy online dedicata alla lavorazione della ceramica nel suo senso più compiuto, dalla realizzazione manuale del pezzo sino alla sua decorazione, passando attraverso le varie fasi di cottura.

Sul sito si possono trovare varie opportunità di apprendimento, dall'e-book al video-tutorial, e si possono apprezzare le opere di molti maestri ceramisti che diventeranno per tutti noi un'ottima fonte d'ispirazione.

Ceramic Arts Daily è affiliata a The American Ceramic Society, un'associazione che esiste da più di 110 anni e che è nata, senza fini di lucro, con lo scopo di promuovere le iniziative atte a soddisfare le esigenze professionali della comunità internazionale della ceramica.

Le varie sezioni del sito trattano praticamente tutte le tematiche che i cultori di quest'arte possono trovarsi ad affrontare: la fabbricazione al tornio, le tecniche di smaltatura, la decorazione, le fasi di cottura...il tutto spiegato dettagliatamente con l'aiuto di foto step-by-step o di filmati video, insomma una vera miniera di informazioni utili per chi si diletta di arte ceramica!

Un servizio davvero efficiente è poi quello della newsletter giornaliera, che si ottiene compilando l'apposito form online: riceveremo tutti i giorni direttamente nella nostra casella di posta le recensioni degli articoli pubblicati sul sito...anche i più pigri non avranno più scuse per tenersi aggiornati sull'argomento! ;-)

L'unico problema che potremmo trovarci a fronteggiare è quello della lingua, perchè ovviamente il sito è tutto in inglese e, se è pur vero che ormai molti internauti ci si sono adattati (e poi c'è sempre il traduttore di Google!) è anche vero che certi termini prettamente tecnici non sono facili da interpretare nemmeno per chi l'inglese lo conosce bene!


APPROFONDIMENTI

Ceramic Arts Daily

Dove iscriversi alla newsletter


© Rossana Radaelli-23.07.11

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Quale pelo per il pennello?


I pennelli possono essere fatti con pelo di vario genere, sia naturale che sintetico, ed è bene conoscere le caratteristiche che li distinguono per imparare ad usarli in maniera ottimale

Vi presentereste in spiaggia indossando scarponi chiodati e tuta da sci? Certo che no! Tagliereste una bistecca con la motosega? Naturalmente no...e potrei continuare all'infinito con questi esempi di assurdità per arrivare alla conclusione che ogni situazione va affrontata con il corredo giusto, si tratti esso di un abito o di un utensile da lavoro.
Nello stesso modo si può dire che ogni tecnica pittorica va intrapresa con il pennello adatto, sia per la riuscita dell'opera che per la consapevolezza delle nostre capacità...eh sì, perchè se pur usando gli attrezzi migliori non otterremo i risultati sperati sapremo che è solo colpa nostra (ciò non sarà gratificante ma ci spronerà a migliorare!) ;-)

Fatte queste premesse, esaminiamo ora in dettaglio i più comuni tipi di pelo impiegati nella fabbricazione dei pennelli, con particolare riferimento a quelli che si usano nella pittura su porcellana.
Una prima sommaria distinzione potrebbe essere fatta tra pelo naturale e pelo sintetico, anche se occorre dire che ormai vengono prodotti pennelli in pelo sintetico così ben fatti da essere praticamente indistinguibili da quelli in pelo naturale (persino nel prezzo!). Inoltre nel catalogo di alcune aziende è possibile trovare pennelli costituiti da un mix di peli, sia naturali che sintetici, così da sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi.



Il pelo sintetico è più resistente all'usura del pelo naturale ed è -o dovrebbe essere!- più economico, tuttavia non è ancora riuscito a vincere la diffidenza dei decoratori abituati da sempre a lavorare con il pelo naturale.
In effetti i primi pennelli in fibra sintetica, prodotti una cinquantina di anni fa come conseguenza dell'invenzione del Nylon, erano costituiti da filamenti di spessore uniforme da un capo all'altro, mentre il pelo naturale si assottiglia dalla base alla cima e permette di ottenere pennelli corposi ma a punta affusolata. E' appropriato il paragone, che si trova in un catalogo dell'azienda tedesca Da Vinci, dove quelle primitive fibre di Nylon vengono assimilate a matite non temperate!

Successivamente però le metodologie di produzione si sono affinate ed oggi, come già detto, i pennelli sintetici sono equiparabili a quelli in pelo naturale, purchè siano di buona qualità, come quelli in fibra Toray, particolarmente sottile, elastica e resistente.




Nella pittura su porcellana i pennelli sintetici trovano l'impiego ideale in tutte quelle tecniche che risulterebbero altrimenti particolarmente "stressanti" sul pelo naturale, come ad esempio le lavorazioni con oro e lustri metallici che, a causa della natura chimica dei materiali impiegati, hanno un effetto particolarmente aggressivo sul pelo.

La disponibilità di pennelli sintetici di misure e forme svariate ne consente tuttavia l'utilizzo anche in tutte le altre tecniche di pittura:



Prossimamente prenderemo invece in esame le caratteristiche distintive dei diversi tipi di pelo naturale e vedremo di far luce sull'oscura terminologia che che li identifica...scoprendo che che tutti quei nomi spesso sono solo sinonimi dello uno stesso tipo di pelo!



© Rossana Radaelli-17.07.11

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Monogrammi: che passione!

Classici o moderni, spiritosi o formali, colorati o in oro zecchino.....perchè l'usanza di personalizzare la porcellana con le proprie iniziali non è mai passata di moda!

Un oggetto in porcellana si presta ad essere guarnito con un monogramma in molte occasioni: si pensi ai servizi di piatti "importanti", alle bomboniere per nozze, battesimi e comunioni, ai regali di rappresentanza o a quelli da fare ai propri cari.

Se è vero che il decoro manuale impreziosisce qualsiasi supporto, il monogramma lo rende davvero unico e personale! Vediamo insieme dove poter attingere ispirazione........


Uno sguardo al passato

Come un marchio di fabbrica

D'ispirazione Vittoriana

Intrecci nello stemma medievale

Moderni e raffinati

Una panoramica sui fonts calligrafici

Prendiamo spunto dalle stampe antiche

Anche i ricami ci vengono in aiuto!

Carrellata di stili

Sulle scatoline di Limoges

Un libro a tema: 80 pagine di iniziali!

Elaborati per le nozze

Un altro volume da sfogliare

Piastrelle per i bimbi

Alcune idee da copiare



© Rossana Radaelli-12.01.06

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Libro...da spiaggia!


Anche se non è una di quelle letture da fare sotto l'ombrellone ci aiuterà a ricreare l'atmosfera marina negli ambienti domestici...

Non è un libro da leggere in spiaggia, anzi non è neppure un libro da leggere...se non per i pochi fortunati che conoscono una lingua difficile come il tedesco! Ma non preoccupatevi, perchè il testo è una delle ultime cose che che ci interessa sfogliando una pubblicazione come questa. ;-)


Si tratta di un manuale della Casa Editrice Callwey che è specializzata nelle edizioni hobbystiche ed artistiche (probabilmente vi sarà già capitato di avere per le mani uno dei suoi volumetti caratterizzati dalla forma squadrata e dalla copertina rigida) e che si avvale della collaborazione di valenti professionisti del settore per la realizzazione delle sue opere.


Questo volume è dedicato alle cosiddette tecniche moderne, ovvero a ciò che da noi è più noto come tecnica scandinava: oro, lustri e disegni a pennino sono infatti i protagonisti dei decori di Susanne Reisser e la conchigliona col pesce che campeggia in copertina (l'opera che mi ha fatto nascere l'idea per il titolo dell'intervento!) è stata fermata dall'istantanea in una delle tappe di lavorazione.


Nei libri Callwey è infatti particolarmente curata la documentazione fotografica, che segue passo-passo l'esecuzione del lavoro e che permette di comprenderne le fasi di realizzazione indipendentemente dalle spiegazioni scritte.
In questa nuova edizione c'è poi un vantaggio in più: al testo in lingua tedesca è stata affiancata la traduzione in inglese, cosa che renderà la vita più facile a molti di noi, anche se, occorre sottolinearlo, per chi non conosce i materiali utilizzati nella tecnica scandinava, potrebbe risultare comunque problematica l'interpretazione.


Se siete interessati all'acquisto, trovate il volume anche sul sito di vendita online della Hoepli a 23,50 euro+spese di spedizione.



© Rossana Radaelli-28.06.07

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Dipingere...con la corda!

La decorazione a cuerda seca: un metodo insolito e d'antica tradizione, per riprodurre l'effetto Tiffany sulla ceramica

Il procedimento di decorazione a cuerda seca, da molti ritenuto di provenienza spagnola, in realtà giunse in Europa a seguito delle conquiste arabe, sebbene furono poi i vasai ed i piastrellisti di Siviglia, che lo adottarono nel XV secolo, a farlo conoscere al mondo occidentale.

Esso è caratterizzato da motivi ornamentali a forme chiuse nei quali il disegno è delineato da un tratto spesso che separa le aree di colore, con un effetto che ricorda le vetrate Tiffany o quei dipinti su seta ottenuti con il metodo della gutta.

La decorazione si attua sul biscotto ceramico, prima della seconda cottura, e si ottiene delimitando con la cuerda seca le aree da colorare, che saranno riempite con smalti tanniferi o con cristallina colorata.

In origine si usava una vera e propria cordicella imbevuta di sostanze grasse, che impediva agli smalti di mescolarsi tra loro al momento dell'applicazione, ma che bruciava durante la cottura, lasciando emergere il biscotto non colorato. Il decoro aveva forme semplici, a causa della oggettiva difficoltà a "disegnare" con lo spago, e colori limitati, come si può osservare in questo vaso del XII secolo:

Vaso del XII secolo

Oggi al posto della corda si usa un amalgama metallico composto da piombo, rame e manganese, più pratico da gestire, che permette di ottenere disegni più elaborati e si è arricchita anche la gamma di tonalità degli smalti e delle cristalline.

Dai decori dalle forme essenziali e con pochi colori delle tradizionali piastrelle delle origini si è così arrivati alla produzione di interi murales, con scene anche molto complesse, che non hanno perso tuttavia il fascino naif del leggendario passato da cui derivano.

Ecco qui sotto due esempi molto belli, una brocca ed un murales di piastrelle, di applicazione della tecnicna a cuerda seca:

Due opere realizzate a Cuerda Seca

© Rossana Radaelli-12.04.07

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La testa del pennello

Dopo aver preso in esame le caratteristiche ottimali di manico e ghiera passiamo a considerare la porzione costituita dal pelo, senza dubbio la più importante ai fini della resa pittorica

Osservate i pennelli nell'immagine sottostante e chiedetevi qual'è la differenza che li contraddistingue l'uno dall'altro...
Ho posto lo stesso quesito a persone diverse, alcune si dilettano di pittura ed altre no, ma le risposte sono state abbastanza concordi: quasi tutti hanno affermato che i pennelli sono diversi perchè il primo è squadrato, il secondo a ventaglio, il terzo tondo...e così via, distinguendo ciascun pennello in base alla forma della testa:



Eppure ad un occhio attento non sarà sfuggito che tutti questi pennelli hanno anche manico e ghiera diversi fra loro. Nonostante si sia già sottolineato come esse abbiano la loro importanza, queste due componenti passano inosservate ai più!
Inoltre se esaminiamo nel dettaglio ogni pennello non possiamo non accorgerci che, pur nell'ambito della testa, ciascuno di loro si diversifica per il tipo di pelo che la costituisce e per la dimensione.
Abbiamo così individuato le tre prorpietà principali che contraddistinguono la testa del pennello e che sono usate generalmente a scopo identificativo: forma, qualità del pelo e dimensioni.

Delle tre caratteristiche, la dimensione è quella più facilmente definibile, essendo intuitivo che il pennello avrà resa differente a seconda della quantità di pelo che lo costituisce.
La classificazione basata su questo connotato si serve di una numerazione crescente progressiva: tanto più alto è il numero e tanto maggiore sarà la quantità di pelo che forma la testa, si parte dai filiformi pennelli zero o doppio zero per arrivare ai mastodontici pennelli 18 e 20.



La qualità del pelo e la forma della testa sono invece caratteristiche che meritano una trattazione più approfondita che affronteremo in dettaglio nei prossimi articoli.



© Rossana Radaelli-19.06.11

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Jane Bowen, professione: decoratrice

Non è facile offrire nel proprio portfolio una cosi vasta gamma di manufatti come quelli che troviamo sul sito di quest'artista americana...

Dalle piastrelle per bagno e cucina ai coperchietti per gli interruttori della luce, dai cachepots d'arredo alle maniglie per mobili, dai lavabo per il bagno alle teiere, dai piatti di portata alle lampade da tavolo....il campionario dei lavori che Jane Bowen è in grado di produrre su ordinazione è davvero vastissimo ed eclettico! Insomma siamo di fronte al classico esempio di decoratrice professionista: datele un pezzo in porcellana o ceramica e Jane ve lo renderà dipinto esattamente come lo volevate...e forse anche meglio! Eh sì perché, come lei stessa afferma, dipingere è la sua ragione divita, le è necessario quanto il mangiare ed il dormire e le sembra un sogno essere pagata per fare ciò che più le piace.

Naturalmente non è sempre stato così, Jane era un tempo una casalinga di provincia, come ce ne sono tante, tutta dedita alla casa, al marito ed ai figli...ma poi i figli sono cresciuti e quando anche il più piccolo ha iniziato ad andare a scuola si è ritrovata con qualche ora di tempo libero da riempire, si è iscritta ad un corso di pittura su porcellana...ed è iniziata per lei questa meravigliosa avventura!

Da allora sono passati 33 anni, i ruoli si sono invertiti, da allieva è diventatamaestra, l'hobby è diventato un lavoro, ricco di numerosi riconoscimenti e soddisfazioni, ma non le è mai venuta meno la passione per la pittura, sarà per quello che le sue opere sono così ricche di dettagli e vibranti di colori decisi?

Fate un giro sul suo sito, vi sarà utile per comprendere come un qualsiasi banale oggetto di uso domestico -un water ad esempio!- possa essere rivisitato e trasformato con una decorazione personalizzata!


APPROFONDIMENTI

Il sito di Jane Bowen



© Rossana Radaelli-11.06.11

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Un decoro da copiare

Osserviamo all'opera una decoratrice di professione che ci mostra come realizzare in pochi passaggi un dipinto semplice ma d'effetto

Simona Farina è un'artista siciliana che ha improntato il proprio stile nel rispetto delle tradizioni ceramiche della sua terra, che impongono colori luminosi, disegni stilizzati e armonie geometriche. Il suo sito può essere un ottimo punto di partenza per tutti coloro che si sono accostati da poco alla pittura a terzo fuoco perchè i suoi lavori, anche quelli più complessi, sono ottenuti partendo da pochi elementi di base uniti -quasi "montati" insieme- per realizzare il decoro finale. Ne è un esempio questo video, dove viene documentata passo passo la decorazione di una ciotola:



Sicuramente avere una torniella da decorazione può essere utile ma non indispensabile (eventualmente potete sostituirla con piano girevole da colazione o da televisore) e l'idea decoro è senza dubbio di quelle che invogliano a prendere in mano i pennelli per provare a copiarla!



APPROFONDIMENTI


Il sito dell'artista



© Rossana Radaelli-05.06.11

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Eleganza felina


Una rassegna di porcellane d'epoca dedicate ad uno degli animali più coccolati fra le pareti domestiche, il gatto

Gradisce le carezze ma tiene alla propria indipendenza, è schietto ma anche un po' misterioso, ha un'agilità proverbiale però è tacciato spesso di pigrizia...


Il gatto è noto per questa sua ambivalenza, che lo fa apprezzare o disprezzare a seconda dei casi, ma che non lascia mai indifferenti: i gatti si amano o si odiano, non ci sono vie di mezzo!


Però su una cosa tutti concordano: i gatti sono indubbiamente animali eleganti e pieni di grazia e non poteva mancare un tributo alla loro bellezza anche da parte delle grandi manifatture di porcellana.


Questo Cats in English Porcelain of the 19th Century, di Dennis G. Rice, è una recensione di ciò che è rimasto della produzione ceramica inglese del 1800, avente per soggetto l'aggraziato felino.
Sono pezzi rari, provenienti in parte da musei ma per lo più da collezioni private e case d'asta, quindi non facilmente fruibili dal grande pubblico.


Per chi ama i gatti e la porcellana, per chi è attratto dal collezionismo, per chi apprezza i pezzi unici e fuori dal comune, questo volume potrebbe rappresentare un buon investimento.


Chi, al contrario, non ha un particolare feeling con i felini e resta insensibile al fascino della rarità, potrebbe trovare eccessivo il costo di oltre 16 euro di questa edizione reperibile sul sito italiano di Amazon.



© Rossana Radaelli-21.05.08

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Decorazione ad ingobbio


Capita spesso di sentirla nominare ma non sempre si ha ben chiaro di cosa si tratta...

La decorazione ad ingobbio è molto utilizzata nei laboratori ceramici, soprattutto in quelli dove gli oggetti vengono prodotti in proprio, partendo da zero, ed utilizzando l'argilla fresca. Il motivo è presto spiegato: l'ingobbio va applicato al pezzo quando esso è ancora umido, in quella fase di passaggio tra la modellazione e la completa asciugatura che gli artigiani ceramisti usano definire come durezza cuoio.


Si tratta quindi di un tipo di decorazione che non ha niente a che vedere con la pittura su ceramica come la intendiamo di solito, che si attua per mezzo dei colori a terzo fuoco sull'oggetto finito.
Tuttavia è pur sempre una tecnica ornamentale e, benchè si avvalga di colori sui generis, merita di essere conosciuta, soprattutto da quelli fra noi che sono tentati dall'arte della modellazione.


L'ingobbio è un composto molto simile alla barbottina, dalla quale si distingue perchè di colore differente rispetto all'impasto ceramico su cui viene applicato; anche la sua preparazione avviene nello stesso modo, ovvero allungando con acqua il materiale argilloso prescelto, sino ad ottenere una sostanza semi-liquida che potrà essere applicata a pennello o per immersione.


La colorazione può essere ottenuta per mezzo di pigmenti di vario genere oppure possono essere sfruttate la tinte naturali dei diversi tipi d'argilla per ottenere effetti di contrasto, ad esempio un ingobbio prodotto con l'argilla rossa può servire a decorare un manufatto in argilla bianca o viceversa.


Al termine della decorazione, l'ingobbio ed il manufatto sul quale è stato applicato vanno lasciati asciugare completamente prima di procedere alla biscottatura e alla successiva smaltatura.



APPROFONDIMENTI

Esempi di decorazione ad ingobbio


© Rossana Radaelli-23.03.07

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Esprimersi con i fiori


Abbiamo appurato che i fiori sono il nostro soggetto preferito ma...siamo sicuri di sfruttarlo nel modo più opportuno?

Alcuni di noi dipingono la porcellana su commisssione, altri lo fanno per diletto ma a tutti sarà capitato prima o poi di chiedersi o di sentirsi chiedere come stabilire qual'è il decoro più adatto per una particolare occasione...


Ecco perchè può esserci utile scoprire il significato attribuito a ciascun fiore dalla simbologia botanica che, pur non avendo nessun fondamento scientifico, è consolidata nella tradizione popolare fin dall'antichità!


E' ben noto a tutti, ad esempio, che il giglio bianco simboleggia l'innocenza, il narciso la vanità, la viola la timidezza...ma sapevate che il fiordaliso, caratteristico delle porcellane di Limoges, significa amicizia sincera? La margherita invece raffigura la pazienza e l'anemone la malattia, mentre la camelia è segno di stima.


E che dire della rosa, protagonista assoluta di gran parte dei decori su porcellana? Qui le cose si complicano perchè il significato può cambiare a seconda del colore, infatti così come la rosa bianca simboleggia la purezza, la rosa rossa è sinonimo di passione, mentre la rosa gialla indica gelosia e la rosa color rosa è segno d'amicizia...insomma occorre prestare attenzione prima di avventurarsi in un decoro che potrebbe risultare sgradito a chi è a conoscenza del significato recondito di questi inconsapevoli messaggeri floreali!


Per saperne di più vi consiglio di visitare i links che vi allego negli approfondimenti...se invece preferite riderci sopra fate un salto nella mia Guida alla Sindrome Decomaliaca. ;-)



APPROFONDIMENTI

Il significato dei fiori


Il dizionario dei fiori


Il linguaggio dei fiori


Cosa dice l'enciclopedia...



© Rossana Radaelli-01.12.06

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La magia del tornio

Un amorfo ammasso di argilla si anima e prende forma sul tornio per trasformarsi in un elegante oggetto d'arte ceramica...sembra quasi una magia!

Ed invece è opera delle abili mani di artigiani che, con l'ausilio del tornio e di pochi altri strumenti, sono capaci di foggiare l'informe impasto ceramico in una sagoma ben definita.

La lavorazione al tornio della ceramica ha origini antichissime, sembra che l'invenzione del tornio da vasaio risalga addirittura al IV millennio avanti Cristo, tuttavia è interessante notare che, a parte i benefici apportati dall'adozione della corrente elettrica, che ha velocizzato e agevolato la lavorazione, i principi di funzionamento sono sempre gli stessi: l'artigiano appoggia la massa argillosa al centro del piatto girevole e, con l'aiuto delle mani e dell'acqua, la modella progressivamente nella forma voluta.

Osserviamo, nei video che vi propongo qui oltre, due maestri ceramici al lavoro: hanno stili differenti ed è diverso anche l'impasto argilloso ma, in entrambi i casi, resteremo affascinati dal risultato!
Nel primo video vediamo all'opera il Maestro Nicola Boccini di Deruta, notate con quale velocità riesce ad ottenere un perfetto piatto da portata:



In quest'altro video guardiamo invece con quanta pazienza, accuratezza e precisione lavora il Maestro cinese Hsin-Chuen Lin:



Un avvertimento: se vi è venuta voglia di cimentarvi nell'arte della ceramica al tornio non lasciatevi trarre in inganno dall'apparente facilità con cui i due artigiani hanno ottenuto la loro opera perchè la lavorazione al tornio richiede un'abilità che è frutto di lunga esperienza! ;-)


© Rossana Radaelli-07.05.11

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Le due passioni di Annie

E' possibile utilizzare due mezzi espressivi di antica e consolidata tradizione, come il cucito e la pittura su porcellana, e combinarli insieme in modo da ottenere opere del tutto originali?


Sì che è possibile: ce lo dimostra Annie Stapleton, l'artista inglese oggetto di questa recensione, la quale, entusiasta estimatrice sia di cucito e ricamo che di pittura su porcellana, ha pensato bene di abbinare fra loro queste sue passioni e di adattarle l'una all'altra.
Il risultato? Giudicate voi:



L'effetto finale può piacere o non piacere, probabilmente ad alcuni apparirà alquanto kitsch, eppure credo che nessuno possa negare che sono opere davvero inusuali.

Di Annie Stapleton apprendiamo nella sua succinta biografia che è nata nel 1951, ha passato l'infanzia e l'adolescenza tra Inghilterra e Germania perchè la famiglia doveva seguire i trasferimenti del padre, militare di carriera, si è sposata a vent'anni ed ha due figli ormai adulti.
Ha scoperto la pittura su porcellana nel 1987 e, per usare le sue parole, ne è ben presto diventata "dipendente": nel giro di un paio d'anni ha acquistato il primo forno e successivamente si è fatta costruire uno studio nel giardino di casa.

Attualmente Annie tiene corsi di pittura in Inghilterra ed Olanda, ha conseguito diversi riconoscimenti prestigiosi e, cosa della quale va particolarmente orgogliosa, collabora con la DMC, la ben nota azienda di articoli per merceria, che dai suoi dipinti su porcellana ha ricavato modelli da ricamare a piccolo punto.


Consiglio caldamente una visita al suo sito a tutti coloro che, anche nelle arti tradizionali, apprezzano il percorrere strade nuove.


APPROFONDIMENTI

La galleria delle opere Mixed Media & China Painting


© Rossana Radaelli-01-05.11

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La ghiera del pennello

E' sicuramente la componente alla quale si bada meno quando ci si accinge a scegliere il pennello, eppure anch'essa ha la sua importanza!

La funzione della ghiera è quella di ancorare al manico i peli del pennello, che sono tenuti insieme da una buona dose di colla. Se potessimo aprire l'involucro della ghiera (come è stato fatto in questo pennello Da Vinci per metterne in evidenza la qualità dei peli) ecco cosa vedremmo:



E' pur vero che la ghiera non influisce sul modo di dipingere quanto fanno pelo e manico ma, se è costruita con materiale di buona qualità, consente di prolungare nel tempo la durata degli altri due componenti del pennello.
Le ghiere non sono infatti tutte uguali, ne esistono di vari materiali, con forma e struttura diverse e addirittura si può dire che è la forma della ghiera che condiziona la forma del pennello: osservate l'immagine sottostante e chiedetevi come sarebbero fatti questi pennelli se tra pelo e manico non fosse interposta la ghiera...cambierebbe la quantità e la qualità del pelo ma avrebbero tutti la stessa forma cilindrica!



Per quanto riguarda i materiali di fabbricazione possiamo elencare acciaio, alluminio, nichel, rame e...persino oro! Le ghiere possono anche essere laccate, cromate o nichelate.
In alcuni pennelli, una penna d'oca flessibile, naturale o di plastica, è usata al posto della ghiera metallica:



Le ghiere in acciaio, ottone e nichel, tutti materiali resistenti alla corrosione, sono progettate per mantenere e rafforzare la struttura del pennello e migliorare l'aspetto delle setole. Le ghiere di alluminio sono molto più deboli ma più economiche da produrre quindi sono riservate ai pennelli di qualità inferiore.

E infine un cenno sulla struttura, esistono infatti ghiere con o senza saldatura: nelle prime la ghiera è formata da una lamina metallica arrotolata e poi saldata, ovvero essa presenta una giunzione, mentre nelle seconde viene inpiegato un cilindretto metallico che non presenta soluzioni di continuità.
Indipendentemente dal tipo di metallo impiegato le ghiere migliori sono quelle senza saldatura perchè attraverso la giunzione possono infiltrarsi vernici, solventi, acqua che, ristagnando, a lungo andare compromettono la salute di manico e setole.


© Rossana Radaelli-23.04.11

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Pennelli sempre in forma!

Qualche consiglio per mantenere in buona efficienza i nostri più stretti collaboratori...

Sembrerebbe superfluo dilungarsi sulla necessità di avere la massima cura dei pennelli, tutti sappiamo che sono lo strumento principale con il quale otteniamo il decoro!
Eppure vi posso assicurare, per averlo constatato personalmente, quanto poco riguardo hanno certe persone per i loro pennelli, magari li acquistano di buona qualità e di pelo pregiato e li conservano in contenitori appositi però il più delle volte ignorano che, per restare a lungo giovane ed in buona salute, anche il pennello ha bisogno di qualche "trattamento di bellezza".


Possiamo paragonare le setole del pennello ai nostri capelli e dire che non basta tenerle pulite ma che bisogna anche nutrirle e far loro la "messa in piega" perchè conservino forma e volume!


I pennelli impiegati per le tecniche impressioniste non richiedono altro, come nutrimento, che un'abbondante razione di olio molle in modo da non far mai asciugare le setole.
Alla fine dell'ultimo risciacquo, effettuato, ricordiamocelo, sempre con olio molle, eseguiamo un movimento di avanti-indietro sul piattino che contiene il medium, così che il pennello riacquisti la sua originale forma squadrata. Non eliminiamo però l'olio in eccesso e non preoccupiamoci se cola lungo il manico quando riponiamo il pennello nel bicchiere: lo ripuliremo al momento dell'uso!


Nel caso dei pennelli utilizzati nelle tecniche tradizionali, che sono quelli più esposti all'azione aggressiva dei medium, dopo averli puliti con la trementina, possiamo sottoporli ad un lavaggio delicato con sapone di marsiglia: bagnamo il pennello con acqua e strofiniamolo su un pezzetto di sapone che terremo apposta per questo uso e poi sciacquiamo in acqua corrente.
Ripetiamo l'operazione finchè la schiuma che si forma sulle setole del pennello è bianca e priva di residui di colore.
Dopo l'ultimo risciacquo possiamo "mettere in piega" il pennello massaggiandone le setole con le dita bagnate di balsamo per capelli, cercando di restituirgli la forma affusolata. Vi assicuro che funziona! ;-)


© Rossana Radaelli-25.04.07

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Che Pasqua sarebbe senza le uova?!

Uova, simbolo di rinascita primaverile dopo il grigiore invernale, uova di ogni colore e dimensione, con e senza sorpresa, di cioccolato, di zucchero, d'oro, d'argento e.....di porcellana!

Anche la sorpresa contenuta nell'uovo di Pasqua, tanto cara ai bambini -di tutte le età!- è nata per rappresentare, in origine, il seme di vita potenzialmente insito nel tuorlo....come poi il consumismo sia riuscito a trasformare un concetto così serio in un gadget è un mistero che forse solo un bravo sociologo (o un esperto di marketing?!) potrebbe spiegarci ;-)

Noi accontentiamoci di ammirarle, regalarle, gustarle queste uova: ce ne sono proprio di tutti i tipi! Dalle tradizionali uova di pasticceria, di cioccolata o di zucchero, alle preziose uova di gioielleria, che riprendono lo stile delle famosissime uova Fabergè....Ma, se non vogliamo attentati alla linea o alle nostre finanze, la soluzione potrebbe essere....un bell'uovo di porcellana! Date un'occhiata ai link qui sotto: c'è proprio da sbizzarrirsi!

Fiorite, nella tradizione italiana

Ecco come sono fabbricate...

Fiori e farfalle dipinte a mano

Preziose, in stile Fabergè

Le inconfondibili scatoline di Limoges

Bianche, da personalizzare

Raffinato effetto craquelè

Musicale, con Campanellino


© Rossana Radaelli-13.04.06

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