Dipingere...con la corda!

La decorazione a cuerda seca: un metodo insolito e d'antica tradizione, per riprodurre l'effetto Tiffany sulla ceramica

Il procedimento di decorazione a cuerda seca, da molti ritenuto di provenienza spagnola, in realtà giunse in Europa a seguito delle conquiste arabe, sebbene furono poi i vasai ed i piastrellisti di Siviglia, che lo adottarono nel XV secolo, a farlo conoscere al mondo occidentale.

Esso è caratterizzato da motivi ornamentali a forme chiuse nei quali il disegno è delineato da un tratto spesso che separa le aree di colore, con un effetto che ricorda le vetrate Tiffany o quei dipinti su seta ottenuti con il metodo della gutta.

La decorazione si attua sul biscotto ceramico, prima della seconda cottura, e si ottiene delimitando con la cuerda seca le aree da colorare, che saranno riempite con smalti tanniferi o con cristallina colorata.

In origine si usava una vera e propria cordicella imbevuta di sostanze grasse, che impediva agli smalti di mescolarsi tra loro al momento dell'applicazione, ma che bruciava durante la cottura, lasciando emergere il biscotto non colorato. Il decoro aveva forme semplici, a causa della oggettiva difficoltà a "disegnare" con lo spago, e colori limitati, come si può osservare in questo vaso del XII secolo:

Vaso del XII secolo

Oggi al posto della corda si usa un amalgama metallico composto da piombo, rame e manganese, più pratico da gestire, che permette di ottenere disegni più elaborati e si è arricchita anche la gamma di tonalità degli smalti e delle cristalline.

Dai decori dalle forme essenziali e con pochi colori delle tradizionali piastrelle delle origini si è così arrivati alla produzione di interi murales, con scene anche molto complesse, che non hanno perso tuttavia il fascino naif del leggendario passato da cui derivano.

Ecco qui sotto due esempi molto belli, una brocca ed un murales di piastrelle, di applicazione della tecnicna a cuerda seca:

Due opere realizzate a Cuerda Seca

© Rossana Radaelli-12.04.07

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La testa del pennello

Dopo aver preso in esame le caratteristiche ottimali di manico e ghiera passiamo a considerare la porzione costituita dal pelo, senza dubbio la più importante ai fini della resa pittorica

Osservate i pennelli nell'immagine sottostante e chiedetevi qual'è la differenza che li contraddistingue l'uno dall'altro...
Ho posto lo stesso quesito a persone diverse, alcune si dilettano di pittura ed altre no, ma le risposte sono state abbastanza concordi: quasi tutti hanno affermato che i pennelli sono diversi perchè il primo è squadrato, il secondo a ventaglio, il terzo tondo...e così via, distinguendo ciascun pennello in base alla forma della testa:



Eppure ad un occhio attento non sarà sfuggito che tutti questi pennelli hanno anche manico e ghiera diversi fra loro. Nonostante si sia già sottolineato come esse abbiano la loro importanza, queste due componenti passano inosservate ai più!
Inoltre se esaminiamo nel dettaglio ogni pennello non possiamo non accorgerci che, pur nell'ambito della testa, ciascuno di loro si diversifica per il tipo di pelo che la costituisce e per la dimensione.
Abbiamo così individuato le tre prorpietà principali che contraddistinguono la testa del pennello e che sono usate generalmente a scopo identificativo: forma, qualità del pelo e dimensioni.

Delle tre caratteristiche, la dimensione è quella più facilmente definibile, essendo intuitivo che il pennello avrà resa differente a seconda della quantità di pelo che lo costituisce.
La classificazione basata su questo connotato si serve di una numerazione crescente progressiva: tanto più alto è il numero e tanto maggiore sarà la quantità di pelo che forma la testa, si parte dai filiformi pennelli zero o doppio zero per arrivare ai mastodontici pennelli 18 e 20.



La qualità del pelo e la forma della testa sono invece caratteristiche che meritano una trattazione più approfondita che affronteremo in dettaglio nei prossimi articoli.



© Rossana Radaelli-19.06.11

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Jane Bowen, professione: decoratrice

Non è facile offrire nel proprio portfolio una cosi vasta gamma di manufatti come quelli che troviamo sul sito di quest'artista americana...

Dalle piastrelle per bagno e cucina ai coperchietti per gli interruttori della luce, dai cachepots d'arredo alle maniglie per mobili, dai lavabo per il bagno alle teiere, dai piatti di portata alle lampade da tavolo....il campionario dei lavori che Jane Bowen è in grado di produrre su ordinazione è davvero vastissimo ed eclettico! Insomma siamo di fronte al classico esempio di decoratrice professionista: datele un pezzo in porcellana o ceramica e Jane ve lo renderà dipinto esattamente come lo volevate...e forse anche meglio! Eh sì perché, come lei stessa afferma, dipingere è la sua ragione divita, le è necessario quanto il mangiare ed il dormire e le sembra un sogno essere pagata per fare ciò che più le piace.

Naturalmente non è sempre stato così, Jane era un tempo una casalinga di provincia, come ce ne sono tante, tutta dedita alla casa, al marito ed ai figli...ma poi i figli sono cresciuti e quando anche il più piccolo ha iniziato ad andare a scuola si è ritrovata con qualche ora di tempo libero da riempire, si è iscritta ad un corso di pittura su porcellana...ed è iniziata per lei questa meravigliosa avventura!

Da allora sono passati 33 anni, i ruoli si sono invertiti, da allieva è diventatamaestra, l'hobby è diventato un lavoro, ricco di numerosi riconoscimenti e soddisfazioni, ma non le è mai venuta meno la passione per la pittura, sarà per quello che le sue opere sono così ricche di dettagli e vibranti di colori decisi?

Fate un giro sul suo sito, vi sarà utile per comprendere come un qualsiasi banale oggetto di uso domestico -un water ad esempio!- possa essere rivisitato e trasformato con una decorazione personalizzata!


APPROFONDIMENTI

Il sito di Jane Bowen



© Rossana Radaelli-11.06.11

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Un decoro da copiare

Osserviamo all'opera una decoratrice di professione che ci mostra come realizzare in pochi passaggi un dipinto semplice ma d'effetto

Simona Farina è un'artista siciliana che ha improntato il proprio stile nel rispetto delle tradizioni ceramiche della sua terra, che impongono colori luminosi, disegni stilizzati e armonie geometriche. Il suo sito può essere un ottimo punto di partenza per tutti coloro che si sono accostati da poco alla pittura a terzo fuoco perchè i suoi lavori, anche quelli più complessi, sono ottenuti partendo da pochi elementi di base uniti -quasi "montati" insieme- per realizzare il decoro finale. Ne è un esempio questo video, dove viene documentata passo passo la decorazione di una ciotola:



Sicuramente avere una torniella da decorazione può essere utile ma non indispensabile (eventualmente potete sostituirla con piano girevole da colazione o da televisore) e l'idea decoro è senza dubbio di quelle che invogliano a prendere in mano i pennelli per provare a copiarla!



APPROFONDIMENTI


Il sito dell'artista



© Rossana Radaelli-05.06.11

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