Fermare il tempo...

Un sogno impossibile che ha accompagnato tutto il cammino dell'umanità: eppure qualcuno è quasi riuscito a realizzarlo!

E non sto parlando del famoso personaggio di Oscar Wilde, Dorian Gray, il quale teneva in soffitta un quadro che lo ritraeva e che aveva la prerogativa d'invecchiare al posto suo...sappiamo tutti che si trattava di un'opera di fantasia! Nella realtà, invece, quando si discute della possibilità di fermare il tempo si dovrebbe ammettere che in un certo qual modo ci è riuscito il geniale inventore del procedimento di stampa fotografica, il francese Luis Daguerre che aveva perfezionato e portato a compimento gli esperimenti iniziati da Joseph Niepce.

Cos'è infatti una fotografia se non un attimo di presente immortalato per l'eternità?! ......beh, forse non proprio per l'eternità: le stampe fotografiche si deteriorano anch'esse, possono ingiallire, sbiadirsi, graffiarsi...insomma la delicatezza del supporto rischia di rovinare il nostro bel ricordo!

Per fortuna che al lavoro di Daguerre è seguito quello di molti altri appassionati e la tecnologia fotografica si è evoluta, così che oggi si può stampare un'immagine praticamente su qualsiasi materiale....perchè non su porcellana, allora?!

Il processo fotoceramico è il mezzo che permette di ottenere da un'immagine digitalizzata una decalcomania per porcellana: essa è stampata con pigmenti a base di ossidi metallici che, dopo l'applicazione a freddo, vengono fissati da una cottura ad alta temperatura, esattamente come avviene per i colori da terzo fuoco.

Fino a qualche anno fa era difficile trovare impieghi della fotoceramica al di fuori dei tradizionali settori dell'oggettistica sponsorizzata o dell'arte funeraria -sigh!- ma ultimamente le vedute si sono allargate e finalmente fioriscono nuove idee per sfruttare al meglio una metodica dal potenziale tanto elevato.

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Dalla piastrella al murales

© Rossana Radaelli-11.06.06