La testa del pennello

Dopo aver preso in esame le caratteristiche ottimali di manico e ghiera passiamo a considerare la porzione costituita dal pelo, senza dubbio la più importante ai fini della resa pittorica

Osservate i pennelli nell'immagine sottostante e chiedetevi qual'è la differenza che li contraddistingue l'uno dall'altro...
Ho posto lo stesso quesito a persone diverse, alcune si dilettano di pittura ed altre no, ma le risposte sono state abbastanza concordi: quasi tutti hanno affermato che i pennelli sono diversi perchè il primo è squadrato, il secondo a ventaglio, il terzo tondo...e così via, distinguendo ciascun pennello in base alla forma della testa:



Eppure ad un occhio attento non sarà sfuggito che tutti questi pennelli hanno anche manico e ghiera diversi fra loro. Nonostante si sia già sottolineato come esse abbiano la loro importanza, queste due componenti passano inosservate ai più!
Inoltre se esaminiamo nel dettaglio ogni pennello non possiamo non accorgerci che, pur nell'ambito della testa, ciascuno di loro si diversifica per il tipo di pelo che la costituisce e per la dimensione.
Abbiamo così individuato le tre prorpietà principali che contraddistinguono la testa del pennello e che sono usate generalmente a scopo identificativo: forma, qualità del pelo e dimensioni.

Delle tre caratteristiche, la dimensione è quella più facilmente definibile, essendo intuitivo che il pennello avrà resa differente a seconda della quantità di pelo che lo costituisce.
La classificazione basata su questo connotato si serve di una numerazione crescente progressiva: tanto più alto è il numero e tanto maggiore sarà la quantità di pelo che forma la testa, si parte dai filiformi pennelli zero o doppio zero per arrivare ai mastodontici pennelli 18 e 20.



La qualità del pelo e la forma della testa sono invece caratteristiche che meritano una trattazione più approfondita che affronteremo in dettaglio nei prossimi articoli.



© Rossana Radaelli-19.06.11