La decorazione a cuerda seca: un metodo insolito e d'antica tradizione, per riprodurre l'effetto Tiffany sulla ceramica
Il procedimento di decorazione a cuerda seca, da molti ritenuto di provenienza spagnola, in realtà giunse in Europa a seguito delle conquiste arabe, sebbene furono poi i vasai ed i piastrellisti di Siviglia, che lo adottarono nel XV secolo, a farlo conoscere al mondo occidentale.
Esso è caratterizzato da motivi ornamentali a forme chiuse nei quali il disegno è delineato da un tratto spesso che separa le aree di colore, con un effetto che ricorda le vetrate Tiffany o quei dipinti su seta ottenuti con il metodo della gutta.
La decorazione si attua sul biscotto ceramico, prima della seconda cottura, e si ottiene delimitando con la cuerda seca le aree da colorare, che saranno riempite con smalti tanniferi o con cristallina colorata.
In origine si usava una vera e propria cordicella imbevuta di sostanze grasse, che impediva agli smalti di mescolarsi tra loro al momento dell'applicazione, ma che bruciava durante la cottura, lasciando emergere il biscotto non colorato. Il decoro aveva forme semplici, a causa della oggettiva difficoltà a "disegnare" con lo spago, e colori limitati, come si può osservare in questo vaso del XII secolo:
Oggi al posto della corda si usa un amalgama metallico composto da piombo, rame e manganese, più pratico da gestire, che permette di ottenere disegni più elaborati e si è arricchita anche la gamma di tonalità degli smalti e delle cristalline.
Dai decori dalle forme essenziali e con pochi colori delle tradizionali piastrelle delle origini si è così arrivati alla produzione di interi murales, con scene anche molto complesse, che non hanno perso tuttavia il fascino naif del leggendario passato da cui derivano.
Ecco qui sotto due esempi molto belli, una brocca ed un murales di piastrelle, di applicazione della tecnicna a cuerda seca:
© Rossana Radaelli-12.04.07