Quanto può valere?

Il piatto scompagnato di un vecchio servizio da tavola, la brocca sbeccata rinvenuta nella soffitta della nonna, la scatola portagioie scoperta in un mercato delle pulci...

A chiunque può essere capitato di trovarsi per le mani un pezzo di porcellana un po' datato e di essersi posto il quesito di quanto potesse valere sul mercato dell'antiquariato.
E' quello che è accaduto anche a Patrizia F. che mi ha mandato le fotografie di un piatto chiedendomi un parere sul suo corrispettivo commerciale.

Di solito questi oggetti dal sapore "antico" rivestono interesse più per un rigattiere che per un antiquario ed il più delle volte hanno un maggior valore affettivo che venale tuttavia...ma sì, confessiamocelo: tutti noi in questi casi accarezziamo la speranza di aver per le mani un piccolo tesoro!

E allora, che fare per togliersi i dubbi? L'unico sistema sicuro è quello di far esaminare il pezzo da un antiquario - e non da me, che la porcellana mi limito a decorarla! ;-) - il quale potrà vagliare le caratteristiche dell'oggetto e stabilirne con buona approssimazione l'epoca di produzione.

E per gli amanti del fai-da-te? Un indizio abbastanza attendibile dell'importanza del pezzo potrebbe essere, se presente, il marchio del ceramista. Confrontiamolo con l'archivio organizzato sul sito di questa casa d'aste dove sono raccolte le riproduzioni di centinaia di marchi di manifatture di porcellana europee, orientali ed americane: se il marchio del nostro manufatto non compare fra quelli illustrati abbiamo poche speranze che si tratti di un oggetto appetibile per un antiquario.

Ciò non toglie che sia comunque apprezzabile per quello che è: un bel pezzo di porcellana dipinto a mano! ;-)


APPROFONDIMENTI

Archivio dei marchi ceramici


© Rossana Radaelli-05.03.11