Sembra un normale colore in polvere da terzo fuoco ma è un prodotto del tutto particolare, che si presta a svariati utilizzi in tecniche diverse
Il bianco rilievo si presenta sotto forma di polvere dal colore bianco-avorio e viene di solito venduto in confezioni praticamente indistinguibili da quelle dei colori da terzo fuoco, i classici barattolini da 10 grammi.
Nonostante ciò non va scambiato per una semplice tinta poichè, a differenza di quest'ultima, permette di ottenere effetti tridimensionali -anche notevoli!- sulla superficie ceramica senza sfaldarsi dopo la cottura.
Esso viene usato impastandolo con olio di copaiva fino ad ottenere un composto gessoso, che si avrà l'accortezza di mantenere più denso nel caso che lo si voglia applicare a spatola, e più fluido se lo si desidera stendere a pennello.
Il bianco rilievo trova il suo impiego ideale nella tecnica scandinava, dove viene sfruttato, oltre che per ottenere l'effetto di rilievo già menzionato, anche come materiale di ancoraggio per fritte di vetro, sabbia marina e pietre dure che, inglobate nell'impasto, vengono così fissate, tramite cottura, all'oggetto in porcellana.
In commercio dovreste poter trovare due tipi di prodotto: il bianco rilievo propriamente detto ed il bianco rilievo alto che, come fa intendere il nome, è la variante più adatta ad ottenere i decori a spessore consistente. Solitamente però solo i negozi più forniti hanno tutti e due i tipi di polvere.
Una volta cotto, con temperatura intorno agli 800°, il decoro ottenuto con il rilievo può essere colorato con tutti colori da terzo fuoco, con i lustri e con l'oro, ottenendosi così effetti molto particolari, che vengono sapientemente utilizzati daigli esperti di tecnica scandinava per la realizzazione di vere opere d'arte!
© Rossana Radaelli-18.02.07