Dimmi come spatoli...

...e ti dirò che decoratore sei! Copiamo lo stile dei professionisti per lavorare meglio e fare sempre bella figura

Anche un'operazione apparentemente così semplice come quella dell'impasto si presta ad essere eseguita con maggiore o minore maestria: spesso, anzi, è proprio il modo di predisporre il colore sulla piastrella che denota l'esperienza del decoratore!
Osserviamo allora la tavolozza di un professionista per cercare di coglierne le caratteristiche salienti e, se possibile, di imitarle.


La prima cosa che notiamo è lo spazio ristretto occupato dal mucchietto di colore, fatto questo che ne limita gli sprechi, soprattutto nelle tecniche tradizionali dove il colore asciuga tanto più rapidamente quanto più lo si "allarga" sulla tavolozza.
Potrebbe essere un buon parametro per misurare i vostri progressi la constatazione che riuscirete ad impastare il colore in uno spazio via via sempre più ridotto!


Anche dall'ordine in cui vengono disposte le tinte si può intuire la competenza dell'artista: un decoratore esperto non metterà mai il rosso accanto al giallo con il rischio che possano mischiarsi, perchè è consapevole dell'incompatibilità chimica di questi due colori.


Un'ultima considerazione riguarda la forma del cumulo di colore: dopo aver finito di impastarlo lo si deve raccogliere tutto sulla punta della spatola, appoggiarlo sulla piastrella e "strisciarlo" per un breve tratto in modo che sul mucchietto di colore si formi un pendio digradante entro il quale sarà più facile caricare le setole del pennello.


Scommettiamo che, d'ora in poi, quando vi capiterà di vedere qualcuno che dipinge su porcellana farete molta più attenzione alla sua tavolozza?!


© Rossana Radaelli-25.05.06