Capita spesso di sentirla nominare ma non sempre si ha ben chiaro di cosa si tratta...
La decorazione ad ingobbio è molto utilizzata nei laboratori ceramici, soprattutto in quelli dove gli oggetti vengono prodotti in proprio, partendo da zero, ed utilizzando l'argilla fresca. Il motivo è presto spiegato: l'ingobbio va applicato al pezzo quando esso è ancora umido, in quella fase di passaggio tra la modellazione e la completa asciugatura che gli artigiani ceramisti usano definire come durezza cuoio.
Si tratta quindi di un tipo di decorazione che non ha niente a che vedere con la pittura su ceramica come la intendiamo di solito, che si attua per mezzo dei colori a terzo fuoco sull'oggetto finito.
Tuttavia è pur sempre una tecnica ornamentale e, benchè si avvalga di colori sui generis, merita di essere conosciuta, soprattutto da quelli fra noi che sono tentati dall'arte della modellazione.
L'ingobbio è un composto molto simile alla barbottina, dalla quale si distingue perchè di colore differente rispetto all'impasto ceramico su cui viene applicato; anche la sua preparazione avviene nello stesso modo, ovvero allungando con acqua il materiale argilloso prescelto, sino ad ottenere una sostanza semi-liquida che potrà essere applicata a pennello o per immersione.
La colorazione può essere ottenuta per mezzo di pigmenti di vario genere oppure possono essere sfruttate la tinte naturali dei diversi tipi d'argilla per ottenere effetti di contrasto, ad esempio un ingobbio prodotto con l'argilla rossa può servire a decorare un manufatto in argilla bianca o viceversa.
Al termine della decorazione, l'ingobbio ed il manufatto sul quale è stato applicato vanno lasciati asciugare completamente prima di procedere alla biscottatura e alla successiva smaltatura.
APPROFONDIMENTI
Esempi di decorazione ad ingobbio
© Rossana Radaelli-23.03.07