Notizie fresche di giornata


Dedicato agli appassionati di arte ceramica questo sito americano ci offre un aggiornamento costante sulle novità del settore

Ceramic Arts Daily è una communy online dedicata alla lavorazione della ceramica nel suo senso più compiuto, dalla realizzazione manuale del pezzo sino alla sua decorazione, passando attraverso le varie fasi di cottura.

Sul sito si possono trovare varie opportunità di apprendimento, dall'e-book al video-tutorial, e si possono apprezzare le opere di molti maestri ceramisti che diventeranno per tutti noi un'ottima fonte d'ispirazione.

Ceramic Arts Daily è affiliata a The American Ceramic Society, un'associazione che esiste da più di 110 anni e che è nata, senza fini di lucro, con lo scopo di promuovere le iniziative atte a soddisfare le esigenze professionali della comunità internazionale della ceramica.

Le varie sezioni del sito trattano praticamente tutte le tematiche che i cultori di quest'arte possono trovarsi ad affrontare: la fabbricazione al tornio, le tecniche di smaltatura, la decorazione, le fasi di cottura...il tutto spiegato dettagliatamente con l'aiuto di foto step-by-step o di filmati video, insomma una vera miniera di informazioni utili per chi si diletta di arte ceramica!

Un servizio davvero efficiente è poi quello della newsletter giornaliera, che si ottiene compilando l'apposito form online: riceveremo tutti i giorni direttamente nella nostra casella di posta le recensioni degli articoli pubblicati sul sito...anche i più pigri non avranno più scuse per tenersi aggiornati sull'argomento! ;-)

L'unico problema che potremmo trovarci a fronteggiare è quello della lingua, perchè ovviamente il sito è tutto in inglese e, se è pur vero che ormai molti internauti ci si sono adattati (e poi c'è sempre il traduttore di Google!) è anche vero che certi termini prettamente tecnici non sono facili da interpretare nemmeno per chi l'inglese lo conosce bene!


APPROFONDIMENTI

Ceramic Arts Daily

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© Rossana Radaelli-23.07.11

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Quale pelo per il pennello?


I pennelli possono essere fatti con pelo di vario genere, sia naturale che sintetico, ed è bene conoscere le caratteristiche che li distinguono per imparare ad usarli in maniera ottimale

Vi presentereste in spiaggia indossando scarponi chiodati e tuta da sci? Certo che no! Tagliereste una bistecca con la motosega? Naturalmente no...e potrei continuare all'infinito con questi esempi di assurdità per arrivare alla conclusione che ogni situazione va affrontata con il corredo giusto, si tratti esso di un abito o di un utensile da lavoro.
Nello stesso modo si può dire che ogni tecnica pittorica va intrapresa con il pennello adatto, sia per la riuscita dell'opera che per la consapevolezza delle nostre capacità...eh sì, perchè se pur usando gli attrezzi migliori non otterremo i risultati sperati sapremo che è solo colpa nostra (ciò non sarà gratificante ma ci spronerà a migliorare!) ;-)

Fatte queste premesse, esaminiamo ora in dettaglio i più comuni tipi di pelo impiegati nella fabbricazione dei pennelli, con particolare riferimento a quelli che si usano nella pittura su porcellana.
Una prima sommaria distinzione potrebbe essere fatta tra pelo naturale e pelo sintetico, anche se occorre dire che ormai vengono prodotti pennelli in pelo sintetico così ben fatti da essere praticamente indistinguibili da quelli in pelo naturale (persino nel prezzo!). Inoltre nel catalogo di alcune aziende è possibile trovare pennelli costituiti da un mix di peli, sia naturali che sintetici, così da sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi.



Il pelo sintetico è più resistente all'usura del pelo naturale ed è -o dovrebbe essere!- più economico, tuttavia non è ancora riuscito a vincere la diffidenza dei decoratori abituati da sempre a lavorare con il pelo naturale.
In effetti i primi pennelli in fibra sintetica, prodotti una cinquantina di anni fa come conseguenza dell'invenzione del Nylon, erano costituiti da filamenti di spessore uniforme da un capo all'altro, mentre il pelo naturale si assottiglia dalla base alla cima e permette di ottenere pennelli corposi ma a punta affusolata. E' appropriato il paragone, che si trova in un catalogo dell'azienda tedesca Da Vinci, dove quelle primitive fibre di Nylon vengono assimilate a matite non temperate!

Successivamente però le metodologie di produzione si sono affinate ed oggi, come già detto, i pennelli sintetici sono equiparabili a quelli in pelo naturale, purchè siano di buona qualità, come quelli in fibra Toray, particolarmente sottile, elastica e resistente.




Nella pittura su porcellana i pennelli sintetici trovano l'impiego ideale in tutte quelle tecniche che risulterebbero altrimenti particolarmente "stressanti" sul pelo naturale, come ad esempio le lavorazioni con oro e lustri metallici che, a causa della natura chimica dei materiali impiegati, hanno un effetto particolarmente aggressivo sul pelo.

La disponibilità di pennelli sintetici di misure e forme svariate ne consente tuttavia l'utilizzo anche in tutte le altre tecniche di pittura:



Prossimamente prenderemo invece in esame le caratteristiche distintive dei diversi tipi di pelo naturale e vedremo di far luce sull'oscura terminologia che che li identifica...scoprendo che che tutti quei nomi spesso sono solo sinonimi dello uno stesso tipo di pelo!



© Rossana Radaelli-17.07.11

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Monogrammi: che passione!

Classici o moderni, spiritosi o formali, colorati o in oro zecchino.....perchè l'usanza di personalizzare la porcellana con le proprie iniziali non è mai passata di moda!

Un oggetto in porcellana si presta ad essere guarnito con un monogramma in molte occasioni: si pensi ai servizi di piatti "importanti", alle bomboniere per nozze, battesimi e comunioni, ai regali di rappresentanza o a quelli da fare ai propri cari.

Se è vero che il decoro manuale impreziosisce qualsiasi supporto, il monogramma lo rende davvero unico e personale! Vediamo insieme dove poter attingere ispirazione........


Uno sguardo al passato

Come un marchio di fabbrica

D'ispirazione Vittoriana

Intrecci nello stemma medievale

Moderni e raffinati

Una panoramica sui fonts calligrafici

Prendiamo spunto dalle stampe antiche

Anche i ricami ci vengono in aiuto!

Carrellata di stili

Sulle scatoline di Limoges

Un libro a tema: 80 pagine di iniziali!

Elaborati per le nozze

Un altro volume da sfogliare

Piastrelle per i bimbi

Alcune idee da copiare



© Rossana Radaelli-12.01.06

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Libro...da spiaggia!


Anche se non è una di quelle letture da fare sotto l'ombrellone ci aiuterà a ricreare l'atmosfera marina negli ambienti domestici...

Non è un libro da leggere in spiaggia, anzi non è neppure un libro da leggere...se non per i pochi fortunati che conoscono una lingua difficile come il tedesco! Ma non preoccupatevi, perchè il testo è una delle ultime cose che che ci interessa sfogliando una pubblicazione come questa. ;-)


Si tratta di un manuale della Casa Editrice Callwey che è specializzata nelle edizioni hobbystiche ed artistiche (probabilmente vi sarà già capitato di avere per le mani uno dei suoi volumetti caratterizzati dalla forma squadrata e dalla copertina rigida) e che si avvale della collaborazione di valenti professionisti del settore per la realizzazione delle sue opere.


Questo volume è dedicato alle cosiddette tecniche moderne, ovvero a ciò che da noi è più noto come tecnica scandinava: oro, lustri e disegni a pennino sono infatti i protagonisti dei decori di Susanne Reisser e la conchigliona col pesce che campeggia in copertina (l'opera che mi ha fatto nascere l'idea per il titolo dell'intervento!) è stata fermata dall'istantanea in una delle tappe di lavorazione.


Nei libri Callwey è infatti particolarmente curata la documentazione fotografica, che segue passo-passo l'esecuzione del lavoro e che permette di comprenderne le fasi di realizzazione indipendentemente dalle spiegazioni scritte.
In questa nuova edizione c'è poi un vantaggio in più: al testo in lingua tedesca è stata affiancata la traduzione in inglese, cosa che renderà la vita più facile a molti di noi, anche se, occorre sottolinearlo, per chi non conosce i materiali utilizzati nella tecnica scandinava, potrebbe risultare comunque problematica l'interpretazione.


Se siete interessati all'acquisto, trovate il volume anche sul sito di vendita online della Hoepli a 23,50 euro+spese di spedizione.



© Rossana Radaelli-28.06.07

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Dipingere...con la corda!

La decorazione a cuerda seca: un metodo insolito e d'antica tradizione, per riprodurre l'effetto Tiffany sulla ceramica

Il procedimento di decorazione a cuerda seca, da molti ritenuto di provenienza spagnola, in realtà giunse in Europa a seguito delle conquiste arabe, sebbene furono poi i vasai ed i piastrellisti di Siviglia, che lo adottarono nel XV secolo, a farlo conoscere al mondo occidentale.

Esso è caratterizzato da motivi ornamentali a forme chiuse nei quali il disegno è delineato da un tratto spesso che separa le aree di colore, con un effetto che ricorda le vetrate Tiffany o quei dipinti su seta ottenuti con il metodo della gutta.

La decorazione si attua sul biscotto ceramico, prima della seconda cottura, e si ottiene delimitando con la cuerda seca le aree da colorare, che saranno riempite con smalti tanniferi o con cristallina colorata.

In origine si usava una vera e propria cordicella imbevuta di sostanze grasse, che impediva agli smalti di mescolarsi tra loro al momento dell'applicazione, ma che bruciava durante la cottura, lasciando emergere il biscotto non colorato. Il decoro aveva forme semplici, a causa della oggettiva difficoltà a "disegnare" con lo spago, e colori limitati, come si può osservare in questo vaso del XII secolo:

Vaso del XII secolo

Oggi al posto della corda si usa un amalgama metallico composto da piombo, rame e manganese, più pratico da gestire, che permette di ottenere disegni più elaborati e si è arricchita anche la gamma di tonalità degli smalti e delle cristalline.

Dai decori dalle forme essenziali e con pochi colori delle tradizionali piastrelle delle origini si è così arrivati alla produzione di interi murales, con scene anche molto complesse, che non hanno perso tuttavia il fascino naif del leggendario passato da cui derivano.

Ecco qui sotto due esempi molto belli, una brocca ed un murales di piastrelle, di applicazione della tecnicna a cuerda seca:

Due opere realizzate a Cuerda Seca

© Rossana Radaelli-12.04.07

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La testa del pennello

Dopo aver preso in esame le caratteristiche ottimali di manico e ghiera passiamo a considerare la porzione costituita dal pelo, senza dubbio la più importante ai fini della resa pittorica

Osservate i pennelli nell'immagine sottostante e chiedetevi qual'è la differenza che li contraddistingue l'uno dall'altro...
Ho posto lo stesso quesito a persone diverse, alcune si dilettano di pittura ed altre no, ma le risposte sono state abbastanza concordi: quasi tutti hanno affermato che i pennelli sono diversi perchè il primo è squadrato, il secondo a ventaglio, il terzo tondo...e così via, distinguendo ciascun pennello in base alla forma della testa:



Eppure ad un occhio attento non sarà sfuggito che tutti questi pennelli hanno anche manico e ghiera diversi fra loro. Nonostante si sia già sottolineato come esse abbiano la loro importanza, queste due componenti passano inosservate ai più!
Inoltre se esaminiamo nel dettaglio ogni pennello non possiamo non accorgerci che, pur nell'ambito della testa, ciascuno di loro si diversifica per il tipo di pelo che la costituisce e per la dimensione.
Abbiamo così individuato le tre prorpietà principali che contraddistinguono la testa del pennello e che sono usate generalmente a scopo identificativo: forma, qualità del pelo e dimensioni.

Delle tre caratteristiche, la dimensione è quella più facilmente definibile, essendo intuitivo che il pennello avrà resa differente a seconda della quantità di pelo che lo costituisce.
La classificazione basata su questo connotato si serve di una numerazione crescente progressiva: tanto più alto è il numero e tanto maggiore sarà la quantità di pelo che forma la testa, si parte dai filiformi pennelli zero o doppio zero per arrivare ai mastodontici pennelli 18 e 20.



La qualità del pelo e la forma della testa sono invece caratteristiche che meritano una trattazione più approfondita che affronteremo in dettaglio nei prossimi articoli.



© Rossana Radaelli-19.06.11

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Jane Bowen, professione: decoratrice

Non è facile offrire nel proprio portfolio una cosi vasta gamma di manufatti come quelli che troviamo sul sito di quest'artista americana...

Dalle piastrelle per bagno e cucina ai coperchietti per gli interruttori della luce, dai cachepots d'arredo alle maniglie per mobili, dai lavabo per il bagno alle teiere, dai piatti di portata alle lampade da tavolo....il campionario dei lavori che Jane Bowen è in grado di produrre su ordinazione è davvero vastissimo ed eclettico! Insomma siamo di fronte al classico esempio di decoratrice professionista: datele un pezzo in porcellana o ceramica e Jane ve lo renderà dipinto esattamente come lo volevate...e forse anche meglio! Eh sì perché, come lei stessa afferma, dipingere è la sua ragione divita, le è necessario quanto il mangiare ed il dormire e le sembra un sogno essere pagata per fare ciò che più le piace.

Naturalmente non è sempre stato così, Jane era un tempo una casalinga di provincia, come ce ne sono tante, tutta dedita alla casa, al marito ed ai figli...ma poi i figli sono cresciuti e quando anche il più piccolo ha iniziato ad andare a scuola si è ritrovata con qualche ora di tempo libero da riempire, si è iscritta ad un corso di pittura su porcellana...ed è iniziata per lei questa meravigliosa avventura!

Da allora sono passati 33 anni, i ruoli si sono invertiti, da allieva è diventatamaestra, l'hobby è diventato un lavoro, ricco di numerosi riconoscimenti e soddisfazioni, ma non le è mai venuta meno la passione per la pittura, sarà per quello che le sue opere sono così ricche di dettagli e vibranti di colori decisi?

Fate un giro sul suo sito, vi sarà utile per comprendere come un qualsiasi banale oggetto di uso domestico -un water ad esempio!- possa essere rivisitato e trasformato con una decorazione personalizzata!


APPROFONDIMENTI

Il sito di Jane Bowen



© Rossana Radaelli-11.06.11

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Un decoro da copiare

Osserviamo all'opera una decoratrice di professione che ci mostra come realizzare in pochi passaggi un dipinto semplice ma d'effetto

Simona Farina è un'artista siciliana che ha improntato il proprio stile nel rispetto delle tradizioni ceramiche della sua terra, che impongono colori luminosi, disegni stilizzati e armonie geometriche. Il suo sito può essere un ottimo punto di partenza per tutti coloro che si sono accostati da poco alla pittura a terzo fuoco perchè i suoi lavori, anche quelli più complessi, sono ottenuti partendo da pochi elementi di base uniti -quasi "montati" insieme- per realizzare il decoro finale. Ne è un esempio questo video, dove viene documentata passo passo la decorazione di una ciotola:



Sicuramente avere una torniella da decorazione può essere utile ma non indispensabile (eventualmente potete sostituirla con piano girevole da colazione o da televisore) e l'idea decoro è senza dubbio di quelle che invogliano a prendere in mano i pennelli per provare a copiarla!



APPROFONDIMENTI


Il sito dell'artista



© Rossana Radaelli-05.06.11

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Eleganza felina


Una rassegna di porcellane d'epoca dedicate ad uno degli animali più coccolati fra le pareti domestiche, il gatto

Gradisce le carezze ma tiene alla propria indipendenza, è schietto ma anche un po' misterioso, ha un'agilità proverbiale però è tacciato spesso di pigrizia...


Il gatto è noto per questa sua ambivalenza, che lo fa apprezzare o disprezzare a seconda dei casi, ma che non lascia mai indifferenti: i gatti si amano o si odiano, non ci sono vie di mezzo!


Però su una cosa tutti concordano: i gatti sono indubbiamente animali eleganti e pieni di grazia e non poteva mancare un tributo alla loro bellezza anche da parte delle grandi manifatture di porcellana.


Questo Cats in English Porcelain of the 19th Century, di Dennis G. Rice, è una recensione di ciò che è rimasto della produzione ceramica inglese del 1800, avente per soggetto l'aggraziato felino.
Sono pezzi rari, provenienti in parte da musei ma per lo più da collezioni private e case d'asta, quindi non facilmente fruibili dal grande pubblico.


Per chi ama i gatti e la porcellana, per chi è attratto dal collezionismo, per chi apprezza i pezzi unici e fuori dal comune, questo volume potrebbe rappresentare un buon investimento.


Chi, al contrario, non ha un particolare feeling con i felini e resta insensibile al fascino della rarità, potrebbe trovare eccessivo il costo di oltre 16 euro di questa edizione reperibile sul sito italiano di Amazon.



© Rossana Radaelli-21.05.08

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