Il Dizionario di Caruso


Dal direttore dell'Accademia di Belle Arti di Perugia un volume che non può mancare nella biblioteca degli appassionati di ceramica

Scultore, ceramista e designer, Nino Caruso, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Perugia, tiene lezioni di scultura in prestigiose scuole, sia in Italia che all'estero, e partecipa spesso come giudice alle rassegne artistiche internazionali.


Della sua lunga esperienza è frutto questo Dizionario illustrato dei materiali e delle tecniche ceramiche, un volume di 168 pagine edito da Hoepli, nel quale sono raccolti in ordine alfabetico i termini più significativi usati nell'arte ceramica, arricchiti da disegni e fotografie che facilitano la comprensione delle spiegazioni.


Arricchiscono ulteriormente l'opera 32 tavole a colori fuori testo che illustrano i lavori di noti artisti della ceramica: esse si propongono non solo come esempi di abilità tecnica ma anche come spunti dai quali trarre ispirazione per mettersi alla prova.


Nell'appendice la sezione Ricettario ci fornisce una raccolta di oltre 200 formule con le quali preparare vernici, ingobbi e smalti....una vera manna per gli appassionati del settore!


Se il libro vi attrae potete approfittare della promozione attualmente in corso sul sito della Casa Editrice, che lo offre con il 20% di sconto sul prezzo di copertina.



APPROFONDIMENTI

La promozione della Hoepli

Sfogliamo alcune pagine...


© Rossana Radaelli-18.04.08

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Scuola Ceramica Ranieri

Vi piacerebbe imparare a dipingere sotto la guida di un maestro ceramista? Gradireste poter frequentare un corso che si adatti per tempo e durata alle vostre esigenze? Vorreste visitare una delle città della ceramica più famose d'Italia?

Se avete risposto sì a tutte queste domande la Scuola D'Arte Ceramica Romano Ranieri è ciò che fa per voi! Situata a Deruta, un luogo che non ha bisogno di presentazioni in campo ceramico, la scuola offre per tutto l'anno corsi di varie tipologie e di vari livelli d'insegnamento: decorazione, foggiattura, pittura, restauro, stampi e gessi, raku...tutte le tematiche più importanti del mondo ceramico vi sono affontate.

I corsi sono aperti a tutti, tanto al principiante che si accosta per la prima volta a quest'arte così come al decoratore che ha già una certa esperienza ma che vuole affinare ed arricchire le prorpie capacità: infatti, dopo aver valutato il grado di preparazione dell'allievo con una verifica iniziale, verrà proposto un piano d'apprendimento individuale che tenga conto delle caratteristiche di ciascun allievo.

Anche la durata dei corsi è variabile e personalizzabile: si parte da un minimo di 20 ore di lezione per arrivare a 160, e la scelta dei giorni e della frenquenza delle lezioni è a discrezione dell'iscritto.

E per chi non vive nei pressi di Deruta? Niente paura: sul sito della scuola sono segnalate varie soluzioni abitatative, dall'agriturismo al bed&brekfast, dalla pensioncina all'Hotel per tutti coloro che volessero unire l'utile al dilettevole (o il dilettevole al dilettevole?!) e, approfittando dell'occasione offerta dal corso, visitare una delle città artistiche italiane più note al mondo.


APPROFONDIMENTI


Scuola D'Arte Ceramica Romano Ranieri

© Rossana Radaelli-27.03.11

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Trasportare...riciclando


Ci serve un contenitore per trasportare i pezzi a cuocere? Recuperiamolo dal cassonetto dei rifiuti.....

...O meglio, impariamo a non buttare tutto ciò che potrebbe tornarci utile allo scopo!
Abbiamo già sottolineato in un precedente articolo l'importanza di trovare un imballaggio adeguato che protegga la superficie del decoro per farla arrivare sana e salva sino al forno, ora valutiamo insieme quali siano le soluzioni più pratiche ed economiche (se non addirittura gratuite!) che possiamo adottare.


A tutti noi è quasi sicuramente accaduto di avere per le mani uno dei contenitori dell'elenco sottostante e, se non siamo stati abbastanza previdenti da conservarlo, non sarà comunque difficile procurarcelo spendendo poco o niente.
Naturalmente questi che vi propongo sono solo suggerimenti nati dalla mia personale esperienza e probabilmente molti di voi hanno trovato soluzioni analoghe o alternative al problema...sarebbe bello potersi scambiare consigli al proposito, quindi se volete dare il vostro contributo, fatevi avanti! ;-)


Scatole da pizza
I contenitori per le pizze da asporto rappresentano la soluzione ideale per il trasferimento dei piatti, quelli per il trancio vanno bene per i piatti piccoli e gli altri per i piatti di dimensioni maggiori.

Scatole da scarpe
Quelle in formato standard possono servire per imballare cofanetti ovali o rettangolari e tutti gli oggetti di forma allungata e altezza media. Le scatole a base quadrata (come quelle degli scarponcini dei nostri ragazzi) sono ottime per il trasporto delle insalatiere e delle zuppiere.

Scatole da torta
Ce ne sono di diversi tipi e misure: le scatole delle torte surgelate sono fatte con cartoncino ad alto spessore,ed hanno di solito forma rettangolare; i tradizionali imballaggi da pasticceria sono in cartoncino più leggero, hanno forma squadrata e fasce laterali che si richiudono su sé stesse formando il coperchio provvisto di manico.
Entrambe le soluzioni sono adatte al trasferimento degli oggetti di altezza media come teglie, insalatiere, ciotole, antipastiere...

Confezioni dei dolci natalizi
Le scatole del panettone e del pandoro possono tornare utili per trasportare i vasetti da fiori, le bottiglie da toeletta, i dispenser di sapone, le basi per lampada...ricordiamoci di conservarli durante le feste, perché negli altri periodi dell'anno sono praticamente introvabili!

Cassettine da frutta
Le cassettine da frutta in cartone, quelle che vengono di solito usate per arance e mele, sono l'ideale per trasportare file di piastrelle o vassoi. Nei supermercati vengono buttate man mano che si svuotano, quindi non sarà difficile procurarsele.

E' superfluo aggiungere che tutti i contenitori citati, anche se già usati, devono essere accuratamente ripuliti prima di trasformarli in mezzi di trasporto....non perché la porcellana possa risentire in qualche modo degli avanzi di pizza, ma solo per riguardo verso l'artigiano che ci cuoce i pezzi! ;-))

Per evitare che l'oggetto si sposti durante il trasferimento potremo applicare sulla sua base un pezzetto di nastro adesivo ripiegato su sé stesso: questo accorgimento impedisce alla porcellana di scivolare ma al tempo stesso è facile da rimuovere una volta arrivati a destinazione.


© Rossana Radaelli-06.02.07

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Dalla Svizzera con sentimento

Dipingere su porcellana per Danielle Martin significa creare oggetti portatori d'amore ed emozioni...

A dispetto dello stereotipo che vuole gli svizzeri seriosi, tradizionalisti e un po' freddini, Danielle Martin si presenta come un'artista solare, spontanea, che ama le tecniche decorative moderne perchè permettono maggiore libertà espressiva.

Nata a Nyon, pittoresca cittadina sul Lago di Ginevra, Danielle si è diplomata decoratrice presso l'Istituto di Arti e Mestieri di Vevey nel 1962 ma ha lavorato solo nel periodo che ha preceduto il suo matrimonio.

Come molte altre donne della sua generazione, ha abbandonato l'attività professionale per dedicarsi alla cura del marito, della casa e successivamente dei figli. Solo qualche anno più tardi, quando i bambini, ormai cresciuti, non hanno più avuto bisogno della sua presenza costante, Danielle si è ritrovata con del tempo d'avanzo e si è data da fare per metterlo a profitto...

Occorre dire che ci è riuscita benissimo: ha frequentato un corso di pittura su porcellana e, grazie in parte al suo talento naturale e in parte alla sua preparazione scolastica, è stata ben presto in grado di intraprendere una carriera autonoma.

Fra le tecniche di decorazione Danielle Martin privilegia quelle moderne, con olio molle, perchè le permettono di lavorare meno vincolata agli schemi, tuttavia non disdegna nemmeno la pittura tradizionale, con essenza grassa e trementina, così che i suoi allievi possono disporre di un insegnamento davvero completo.

Come lei stessa dichiara nella pagina di presentazione del suo sito, ciò che la anima nel gestire le lezioni è la consapevolezza di realizzare unbellissimo oggetto portatore di amore e di emozione, in grado di arricchire coloro che lo guardano e di trasmettere il suo messaggio di pace e di armonia da una generazione all'altra, resistendo alle mode e al trascorrere del tempo...

APPROFONDIMENTI

Il sito di Danielle Martin

I decori con tecnica classica...

...e quelli in stile moderno

© Rossana Radaelli-15.06.08

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Quanto può valere?

Il piatto scompagnato di un vecchio servizio da tavola, la brocca sbeccata rinvenuta nella soffitta della nonna, la scatola portagioie scoperta in un mercato delle pulci...

A chiunque può essere capitato di trovarsi per le mani un pezzo di porcellana un po' datato e di essersi posto il quesito di quanto potesse valere sul mercato dell'antiquariato.
E' quello che è accaduto anche a Patrizia F. che mi ha mandato le fotografie di un piatto chiedendomi un parere sul suo corrispettivo commerciale.

Di solito questi oggetti dal sapore "antico" rivestono interesse più per un rigattiere che per un antiquario ed il più delle volte hanno un maggior valore affettivo che venale tuttavia...ma sì, confessiamocelo: tutti noi in questi casi accarezziamo la speranza di aver per le mani un piccolo tesoro!

E allora, che fare per togliersi i dubbi? L'unico sistema sicuro è quello di far esaminare il pezzo da un antiquario - e non da me, che la porcellana mi limito a decorarla! ;-) - il quale potrà vagliare le caratteristiche dell'oggetto e stabilirne con buona approssimazione l'epoca di produzione.

E per gli amanti del fai-da-te? Un indizio abbastanza attendibile dell'importanza del pezzo potrebbe essere, se presente, il marchio del ceramista. Confrontiamolo con l'archivio organizzato sul sito di questa casa d'aste dove sono raccolte le riproduzioni di centinaia di marchi di manifatture di porcellana europee, orientali ed americane: se il marchio del nostro manufatto non compare fra quelli illustrati abbiamo poche speranze che si tratti di un oggetto appetibile per un antiquario.

Ciò non toglie che sia comunque apprezzabile per quello che è: un bel pezzo di porcellana dipinto a mano! ;-)


APPROFONDIMENTI

Archivio dei marchi ceramici


© Rossana Radaelli-05.03.11

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L'arte d'imballare

A che serve saper dipingere con maestria se basta una ditata per rovinarci il lavoro?!

Molti fra noi non possiedono un forno proprio, vuoi perchè non hanno uno spazio adatto dove collocarlo, vuoi perchè sono ancora agli esordi e non si sentono pronti ad affrontare le problematiche della cottura, vuoi perchè dipingono saltuariamente e non ne ritengono opportuno l'acquisto.....i motivi possono essere svariati e sarebbe arduo riuscire ad elencarli tutti...

Fatto sta che può presentarsi a tanti la necessità di doversi rivolgere ad un laboratorio o ad un colorificio per la cottura dei pezzi e, senza contare tutti gli altri teorici inconvenienti che questa scelta potrebbe comportare, il primo ostacolo che ci si trova ad affrontare è quello di far arrivare indenne il nostro lavoro all'appuntamento con il forno!

Per coloro che dipingono con le tecniche tradizionali il problema è trascurabile, basta infatti lasciar asciugare bene il decoro e maneggiarlo con delicatezza per evitare guai.

Meno facile la vita per chi pratica le tecniche ad asciugatura lenta o addirittura per chi usa medium che mantengono sempre umido il colore! In questi casi, infatti, è sufficiente toccare inavvertitamente la superficie dell'oggetto dipinto per causare un danno che, anche se viene subito notato, non è sempre facile da rimediare.

Da qui l'importanza di servirsi di mezzi adeguati per il trasporto del pezzo decorato sino al luogo della cottura!

Sui cataloghi delle aziende specializzate in prodotti ed accessori per il terzo fuoco, mi è capitato, a volte, di vedere illustrati appositi contenitori per piatti, dotati di fasce elastiche per la chiusura 0_0 che dovrebbero garantire un imballaggio stabile e privo di rischi.....francamente però non saprei dire se mantengono quel che promettono, visto che non ho mai avuto occasione di sperimentarli personalmente.

Posso solo dire che il loro costo mi sembra ingiustificato e che credo esistano soluzioni fai-da-te altrettanto valide ai fini del risultato...quali? Le prenderemo in esame in un prossimo intervento perchè anche imballare può essere un'arte e merita una trattazione approfondita! ;-)

© Rossana Radaelli-26.01.07

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Decorare con gli angeli

Un libro di illustrazioni che ha per protagonista uno dei temi più cari alla pittura tradizionale

Angioletti, cherubini, putti, cupidi...sono chiamati in modi diversi a seconda delle occasioni e del contesto ma la loro fisionomia è sempre la stessa: sono gli angeli-bambini che decorano le volte delle chiese, svolazzano sui soffitti dei palazzi rinascimentali, fanno capolino, alle spalle dei santi, nelle tele dei pittori tardo-quattrocenteschi...


Chi non conosce i famosi cherubini di Raffaello? Sono stati ripresi su poster, calendari, scatole di biscotti e persino sui tappetini del mouse!
Naturalmente c'è anche chi li ha riprodotti sulla porcellana, facendo sfoggio di abilità e pazienza, visto che il ritratto è una tecnica che richiede una certa esperienza e numerose cotture!


Se il tema degli angioletti vi piace ma non vi sentite ancora pronti per dipingerli a pennello, tono su tono, questo Cupids, Cherubs and Nymphs di Marty Noble vi può venire in aiuto.
Si tratta infatti di un libro di disegni al tratto che ritraggono i cherubini in varie pose: sospesi in aria, riuniti in gruppi a reggere corone floreali, impegnati a suonare strumenti musicali, a distribuire frutti, fiori, conchiglie...


In tutto 125 illustrazioni in bianco e nero che potrete ricalcare a pennino, con delineo bruno chiaro o caramello, e successivamente colorare a pennello, tirando bene il colore o tamponando per rendere più uniforme il morbido incarnato degli angioletti.


Il volume è della casa editrice americana Dover Publications e potrete scegliere se acquistarlo in dollari, sul sito ufficiale, oppure in euro su uno dei siti che lo distribuiscono in Italia: qui sotto vi metto il link a quello più economico che ho trovato. ;-)


APPROFONDIMENTI

Sul sito della Casa Editrice...

...e su quello di un rivenditore italiano


© Rossana Radaelli-10.09.07

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Le ceramiche...con gli zoccoli


Bianche e blu, con disegni floreali: sono le maioliche di Delft, tipico prodotto di artigianato olandese

Delft è una cittadina a circa 60 km da Amsterdam dove si produce, con un procedimento praticamente invariato da 400 anni, una particolare ceramica caratterizzata da una smaltatura ricca di stagno e da un decoro monocromatico basato sui toni del blu.


Chiunque visiti l'Olanda difficilmente riesce a resistere alla tentazione di portarsi a casa, insieme a qualche forma di formaggio Gouda e a qualche paio di zoccoli di legno, i caratteristici souvenirs bianchi e blu!


Per chi non ha tempo o voglia di visitare il paese dei tulipani, ecco un elenco di siti dove si respira la stessa atmosfera che c'è nei laboratori dei maiolicari di Delft: ne possiamo approfittare per fare incetta di idee perchè questi motivi semplici e monotonali ben si prestano alle nostre sperimentazioni!


I più classici dei souvenirs


Il tempo...è prezioso!


Non solo bianco e blu!


La porcellana da indossare


Un'arma inoffensiva


Per la casa della bambola


I cuori dipinti a mano


Ritratto d'artista


Dove c'è il formaggio...


Per accontentare Cenerentola...


Persino la calamita!


E finalmente gli zoccoletti!



© Rossana Radaelli-01.11.06

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Paginetta d'artista

Un sito ridotto ai minimi termini per l'artista svedese Else-Gun Glantz...

Una pagina con la gallery delle opere, poche righe di presentazione, l'indirizzo e-mail, il contatore delle visite e...basta: il sito di Else-Gun Glantz è tutto qui!


D'istinto si scorre la pagina alla ricerca del menù di accesso alle altre sezioni...poi si realizza che non esiste nessun menù e che non ci sono altre sezioni (per il momento almeno!) e gli unici elementi linkati sono le miniature delle opere che, cliccandovi sopra, fanno aprire la pagina che contiene l'immagine nelle dimensioni originali.


Una volta superato lo sconcerto iniziale, ci si accorge comunque che i lavori sono gradevoli, le tecniche varie, le foto ben fatte e...che la Svezia ha qualcos'altro da offrirci oltre i fiordi e i mobili dell'Ikea. :-)


Nonostante il minimalismo del sito, dunque, si possono trovare anche qui buoni spunti per i nostri decori!


APPROFONDIMENTI

La Porcelain Gallery di Else-Gun Glantz


© Rossana Radaelli-29.05.08

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