E' un sistema facile e veloce che può rappresentare un'alternativa agli altri due metodi, soprattutto nelle tecniche tradizionali, però non è privo di svantaggi...
A tutti sarà capitato, prima o poi, di fare delle copie con la cosiddetta carta carbone....ebbene la carta copiativa per porcellana si usa nello stesso modo. Ciò che cambia è solo la composizione chimica del pigmento impiegato, che deve essere idoneo all'adesione sulla superficie ceramica e non deve lasciare tracce dopo la cottura del pezzo.
Il disegno così ottenuto ha un tratto molto marcato e
resistente, tanto che per cancellarlo occorre strofinarlo energicamente
con un panno intriso di alcool. Ciò lo rende particolarmente adatto
all'utilizzo nelle tradizionali tecniche a pennino.
Questi speciali fogli per ricalco si trovano generalmente in due o tre colori diversi (nero, blu e rosso) nei negozi di belle arti e nei colorifici meglio forniti: la scelta del colore, quando possibile, va fatta in armonia con le tonalità del decoro, perchè la traccia del pigmento copiativo scompare in cottura solo se lasciata a sè; al contrario se viene coperta dal colore da terzo fuoco si fissa e diventa indelebile, restando visibile per trasparenza sotto i colori più chiari.
C'è poi un'ulteriore considerazione pratica che dovrebbe indurci a
preferire uno degli altri metodi:la carta copiativa, non essendo semitrasparente
come la carta da lucido, non permette il posizionamento preciso del
disegno sull'oggetto da decorare e potrebbe succederci di scoprire, una
volta sollevata la carta, di aver ricalcato il soggetto nel punto sbagliato!
© Rossana Radaelli-04.04.06