270 anni...ma non li dimostra!

E' attiva dal 1737 la manifattura di porcellane fondata a Doccia da Carlo Ginori, eppure la raffinatezza del suo stile perdura inalterata nel tempo

Doveva essere un un uomo molto determinato il marchese Carlo Ginori: in un'epoca in cui la produzione della porcellana in Europa era ancora in fase sperimentale non avrà avuto vita facile nel cercare d'impiantare una manifattura in un territorio come quello toscano, dove la popolazione era dedita prevalentemente all'agricoltura e gli impasti ceramici erano più materia per alchimisti che per artigiani!

Per sua fortuna, oltre alla volontà, non gli mancavano nemmeno i mezzi: fece arrivare dall'estero tutto ciò che non era possibile reperire in loco, materiali, artisti, tecnici e diede inizio ad un capitolo fondamentale della storia della porcellana italiana, la cui compilazione non si è ancora conclusa!

Come avvenne per molte altre fabbriche europee, le prime opere della neonata manifattura ricalcarono, nello stile e nei soggetti, le porcellane d'importazione orientale: sembra che, addirittura, il facoltoso marchese avesse mandato alcuni dei suoi apprendisti ad istruirsi in Cina ed in Giappone!

In particolare i motivi del cosiddetto tulipano (in realtà si trattava di peonie!) e del galletto cinese furono quelli che caratterizzarono le decorazioni di Doccia per tutto il 1700:

Il motivo del tulipano e del galletto sulle porcellane di Doccia

In tempi successivi la produzione seguì di pari passo l'evoluzione del gusto che andava maturando anche in tutti gli altri settori artistici, passando dal tardo barocco delle prime espressioni autonome al neoclassicismo proprio di fine '700 e quindi allo stile impero dei primi decenni dell'800.

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© Rossana Radaelli-25.06.06